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Solo il vento – purtroppo – è stato avaro nei confronti della terza edizione della 100 Miglia Adriatica, che si è svolta sabato 12...

Caorle – Solo il vento – purtroppo – è stato avaro nei confronti della terza edizione della 100 Miglia Adriatica, che si è svolta sabato 12 e domenica 13 aprile. Per tutto il resto, passione, impegno, voglia di confrontarsi, arte velica e marinaresca nessuno dei quattordici equipaggi in gara si è voluto risparmiare per cercare di sfruttare ogni refolo per avanzare sul tracciato di gara.

Come da bando, partenza alle 10 di sabato 12 davanti a Caorle con 14 equipaggi al via. Da qui la prua per tutti alla boa delle 6 miglia e da questa verso la boa del primo tratto Caorle – Punta Sabbioni. Nel pomeriggio un vento di 4-6 nodi da est-sudest e la scelta di restare a vele bianche oppure di issare spinnaker o gennaker consente al gruppo di sgranarsi, con qualche bel duello “a vista” tra barche “in equipaggio” e barche “per due”, come ad esempio tra Alice e Renoir davanti alla costa tra Jesolo ed Eraclea. Da segnalare anche uno spettacolare intervento in corsa di Creatura, il First 40.7 di Vittorio Anselmi con al timone Leandro Visentin: lungo il ritorno da Punta Sabbioni non hanno esitato ad issare un uomo in testa d’albero per una sistemazione “al volo”.

Dal tramonto in poi con le barche che andavano da Caorle verso Grado il vento ha progressivamente perso forza fino ad un impietoso “zero nodi” rilevato dal pomeriggio di sabato e sino al pomeriggio di domenica nell’area di Grado. Dalla barca comitato al seguito della flotta uno spettacolo suggestivo nel corso della notte rischiarata dalla luna piena, con un continuo via vai di barche che uscivano e rientravano nell’oscurità alla ricerca di ogni alito di vento.

Alla fine solo Selavy, il First 44.7 di Gianni Montagner è riuscito, grazie alla tenacia dell’equipaggio e – finalmente – all’aiuto di un Libeccio di 6-7 nodi che è arrivato nel pomeriggio a Caorle, a superare la linea del traguardo prima del limite massimo delle 17 previsto dal bando di regata.

Da citare, per impegno e tenacia, anche Splash, il modulo 93 Santarelli di Fabrizio Pigatto che è riuscito a portare a vela la sua prua oltre la linea solo un quarto d’ora dopo il limite ultimo.

Per tutti una menzione speciale, per l’impegno e per la grinta dimostrata nel ritardare il più possibile la decisione del ritiro.

Se avevamo parlato della 100 Miglia Adriatica, giunta alla terza edizione grazie all’impegno del Treviso Sailing Club, come di un ideale apripista e vero e proprio warm-up per le imminenti 200 e 500 miglia, possiamo dire di aver visto barche ed equipaggi pronti, motivati e determinati per tutto il resto della stagione velica dell’Alto Adriatico.

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