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Nella mattinata di ieri prima della partenza del Campionato Mondiale 2019 Orc D-Marin, le condizioni meteo non sembravano promettere nulla di buono: il freddo...

Sebenico – Nella mattinata di ieri prima della partenza del Campionato Mondiale 2019 Orc D-Marin, le condizioni meteo non sembravano promettere nulla di buono: il freddo e la pioggia degli ultimi due giorni avevano smesso ed il sole splendeva finalmente ma tuttavia la superficie dell’acqua era ancora uno specchio.

Nonostante questo, Ariane Mainemare, Ufficiale di Regata, non perdeva la speranza per la lunga di 130 miglia che sarebbe partita dopo qualche ora.

La meteo sembra OK“, ha dicharato Ariane. “La brezza verrá dal nord, rafforzata oggi dal nord-ovest andando ad indebolirsi nella notte prima di girare a sud il giorno dopo. Abbiamo diverse opzioni per accorciare il percorso di regata in caso la brezza si indebolisca notevolmente.

Detto questo, il vento si fa attendere prima di entrare sul campo di regata, con la partenza della Divisione A che viene posticipata di un’ora. Finalmente una brezza proveniente da nord-est fa partire le imbarcazioni che si dirigono di bolina verso le loro molteplici boe ed isole rocciose lungo la costa davanti allo storico porto della citta’ di Sibenik.

Appena partiti, le tattiche di navigazione scelte dai diversi equipaggi appaiono chiare e diversificate. Dopo aver lasciato la prima boa di bolina mure a sinistra, l’isola di Tijat si trova in linea con la prossima boa localizzata a Plic Cavlin. Tutta la flotta della Divisione A si dirigeva a nord lasciando Tijat sottovento, con il TP52 XIO di Marco Serafini che si trovava al comando e con l’altro TP52 di Roberto Monti Air is Blue subito alle sue calcagna.

Per le 47 barche in Classe B e le 50 in Divisione C, un leggero cambio di vento sulla sinistra causa la separazione di entrambe le flotte intorno Tijat, con metá della flotta che passava a nord e metá a sud dell’isola.

Alcune miglia dopo Tijat, la brezza girava bruscamente sulla sinistra, restando tuttavia troppo leggera per le imbarcazioni che avevano deciso di passare a sud per virare e trarne vantaggio, questo favoreggiava l’altra parte della flotta che aveva optato per la parte nord nonostante lo sfavorevole salto di vento.

Al comando alla seconda boa posizionata a Plic Cavlin, dopo quasi due ore di regata troviamo il First 40 2R nel Vento di Roberto Reccanello seguito in vicinanza dal Grand Soleil 43 B&C Blue Sky di Claudio Terrieri.

Al Plic Cavlin nella Divisione C solo 7 minuti dopo il leader della Divisione B, troviamo il Farr 30 Mas Que Nada di Frederico Aristo timonato da Elena Schippers, con un enorme vantaggio di 15 minuti sul secondo della sua Divisione C, Ott Kikkas sul suo nuovo fiammante Italia 11.98 Sugar 3, timonato da Sandro Montefusco e con a bordo il designer Matteo Polli.

Due giorni prima della regata Polli dicharava “Dobbiamo capire la barca di piu’ con venti leggeri e proprio per questo motivo abbiamo fatto alcune modifiche all’albero e alle vele.” Sembra proprio quello succedera’ a Sugar e agli altri equipaggi questa notte.

Tuttavia alle 1800 locali tutte le imbarcazioni della divisione C avevano gia’ passato la terza boa dopo un lungo pomeriggio di poppa lungo la costa fino a girare intorno all’isola di Drvenik Mali island ed iniziare la lunga bolina verso la quarta boa all’isola di Blitvenica. Per alcune ore la maggior parte della Divisione B si mischiava con la Divisione C formando un gruppo di non meno di 97 imbarcazioni lungo la costa davanti a Kanica.

Nel frattempo la Divisione A preferiva stare vicino alla costa prima di virare per il lungo bordo mure a dritta in layline con la boa a Blitvenica, e verso le 1830 XIO era ancora a capo della flotta girando quella boa per iniziare la quinta tratta di poppa verso la costa sud a Hrid Mulo. Dopo la quale rimangono solamente tre tratte: un’altra lunga di bolina verso Hrid Kukuljari ed una ancora piu’ a nord verso l’isola di Visovac e poi l’ultima verso il traguardo all’isola di Zlarin fuori dal canale di Sibenik.

Se il vento morira’ questa sera fino a raggiungere condizioni di piatta le 36 ore di tempo massimo per terminare la prima prova potrebbero essere a rischio per le barche piu’ lente. Questo costringera’ il comitato di regata a far terminare la flotta alle due boe intermedie posizionate dopo le 70 e le 90 miglia dalla line di partenza.

Risultati non appena disponibili saranno pubblicati sul sito: https://data.orc.org/public/WEV.dll?action=index&eventid=WORLDS19.

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