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E’ tornata ad unire l’Adriatico per il secondo anno la veleggiata organizzata dal Ravenna Yacht Club in occasione del week end del solstizio d’estate.

Marina di Ravenna – E’ tornata ad unire l’Adriatico per il secondo anno la veleggiata organizzata dal Ravenna Yacht Club in occasione del week end del solstizio d’estate.

Partenza alle ore 17.00 di venerdì 22 giugno dalla acque antistanti il Ravenna Yacht Club per godere del tramonto e della notte in navigazione e raggiungere Umago alle prime luci dell’alba. In questa edizione un po’ povera di vento le 23 imbarcazioni hanno tagliato la linea del traguardo croato solo nella mattinata di sabato. I più veloci i due Farr40 Irina di Guglielmo Maurizio e Shear Terror di Pieralberto Setti che sono arrivati dopo poco più di otto ore di navigazione ed a soli tre minuti di distanza l’uno dall’altro.

Il programma della regata prevedeva una piccola cerimonia di benvenuto offerta dal Circolo Velico di Umago che si è trasformata in una vera festa di solidarietà. Presenti il vice sindaco di Umago ed una rappresentanza ufficiale della autorità portuale di Ravenna sono stati consegnati premi per i primi classificati per classe ed una bottiglia di vino istriano a tutti gli equipaggi.

Poi a sorpresa: il Marina ha annunciato che la quota di ormeggio dei partecipanti sarebbe stata interamente devoluta ai terremotati della Romagna.

Un appuntamento con Umago che si consolida anno dopo anno. Quest’anno nel calendario 2012 è prevista nuovamente una traversata per poi raggiungere Trieste e disputare la Barcolana. Si partirà giovedi 4 in serata con l’arrivo ad Umago per il giorno successivo. Quindi il 6 si partirà da Umago per raggiungere Trieste, dove la domenica si disputerà la Barcolana.

Il ritorno a Marina di Ravenna per la regata del giorno più lungo era previsto alle prime del luci dell’alba di domenica. Alle 5.00 con una splendida alba rosata sullo sfondo la flotta è partita con un buon vento a sostenere gli spinnaker. Purtroppo la giornata poi è stata avara di arie a causa della bolla di alta pressione che incombeva su tutta l’Italia.

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