Statistiche siti
Una grande avventura che guarda al futuro. La Rimini-Corfù-Rimini torna con la voglia di diventare tassello importante di una realtà nautica sempre più coesa.

Rimini – Una grande avventura che guarda al futuro. La Rimini-Corfù-Rimini torna con la voglia di diventare tassello importante di una realtà nautica sempre più coesa.

E’ l’auspicio espresso da Andrea Penzo, organizzatore della Rimini-Corfù-Rimini, in conferenza stampa questa mattina presso il Circolo Velico Riminese. “Non è stato facile riproporre e organizzare questa regata ferma da 14 anni, ma ci abbiamo creduto e in tanti ci hanno appoggiato. Il desiderio è quello di creare un polo di attrattiva con tutte le realtà nautiche del territorio, perché questa regata sia un evento condiviso, Attendiamo l’adesione al circuito Offshore il prossimo anno. Dieci le barche iscritte in questa edizione. Puntiamo alla qualità non alla quantità. La regata è impegnativa e i tempi sono cambiati rispetto al passato – continua Andrea Penzo – ma l’importante è che ci siano barche competitive. L’Adriatico ha il suo fascino e sarebbe interessante creare un circuito di regate in questo nostro mare”.

Alla conferenza stampa presente anche l’atleta Michele Zambelli che sostiene la partecipazione dei 2 Mini iscritti alla regata. Zambelli, non parteciperà alla Rimini-Corfù-Rimini perchè sta preparando la Mini Transat. “Spero che i due Mini facciano bella figura e spero in un futuro in cui la Rimini-Corfù-Rimini si colleghi alla regata qualificata Mini prevista per giugno 2016“.

Una regata che si caratterizza per una grande attenzione al sociale, soprattutto grazie al sostegno alla Fondazione Isal impegnata nella raccolta fondi per la Ricerca contro il dolore. “Questa regata è una nuova avventura grazie alla quale diffondere il problema che hanno più di 5 milioni di persone nel mondo costrette a sopportare il dolore senza soluzioni terapeutiche” spiega il Prof. William Raffaeli, Presidente della Fondazione.

Ancora pochi giorni e dopo 14 anni la Rimini-Corfù-Rimini torna ad essere un evento imperdibile. La regata più lunga del Mediterraneo alza di nuovo le sue vele il 4 luglio (alle ore 16 la partenza) insieme all’energia coinvolgente della Notte Rosa. Un’occasione unica per i velisti di sfidare il mare e se stessi in un percorso che richiede almeno una decina di giorni, molto impegno, preparazione, tattiche e strategie.

Molto l’interesse suscitato da questo ritorno tanto atteso anche dalla città di Rimini e che il Circolo Velico Riminese, sostenuto da Vulcangas, main sponsor della regata, ha voluto rilanciare con tenacia. Il Comune di Rimini sostiene con il suo patrocinio insieme alla FIV XI zona (Federazione Italiana Vela). Un avvenimento oltre che sportivo anche culturale, una manifestazione simbolo che ambisce a tornare a brillare come nel passato e a essere di nuovo la regata campo di sfida per i velisti più coraggiosi e preparati.

Una nuova avventura che vedrà impegnate 10 barche di diverse categorie, tra cui due Mini dal forte spirito agonistico. Sedici erano le barche interessate a partecipare. Sei hanno, per motivi e diverse problematiche, rimandato al prossimo anno. Una regata che vuole tornare a essere internazionale. In questa nuova edizione (la 18°) è presente la barca croata Waypoint.

Tra le dieci imbarcazioni partecipanti una barca speciale, Sailing 44 dell’imprenditore ingegnere riminese Enrico Fabbri, Presidente di Vulcangas, che nonostante la disabilità ha accettato la sfida spinto dalla sua passione per il mare e la vita. E’ la prima volta che a una regata così impegnativa partecipa anche una persona con difficoltà fisiche, un vero evento che va oltre lo sport. Nove i membri dell’equipaggio di Sailing 44 (che verrà presto ribattezzata EnryLuBa) tra cui il medico Alberto Cardinali e il fisioterapista Nicola Galli.

No comments so far.

Be first to leave comment below.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *