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"La flotta italiana, di fronte alla scandenza (ndr, quella del 31 marzo 2011 che chiuderà le iscrizioni alla 34ma America's Cup) appare ancora impantanata...

Milano – “La flotta italiana, di fronte alla scandenza (ndr, quella del 31 marzo 2011 che chiuderà le iscrizioni alla 34ma America’s Cup) appare ancora impantanata nella piatta”. E’ questo uno dei passaggi fondamentali dell’articolo intitolato ‘Pochi soldi e una polemica: aiuto, la barca Italia sta affondando’ pubblicato ieri sul Corriere della Sera a firma Gaia Piccardi.

La giornalista del quotidiano milanese ha sondato il terreno tra i sindacati nostrani, raccogliendo informazioni che per nulla si discostano da quelle ormai ben note nell’ambiente: al momento, sul versante Coppa America, nulla appare muoversi all’ombra del tricolore.

Mascalzone Latino è ancora fermo al palo delle sponsorizzazioni – “…l’amico e socio in affari di Vincenzo Onorato, Russell Coutts, ha alzato il velo sui problemi di budget del Challenge of Record, che con Oracle aveva fin lì condiviso il nuovo format…” – mentre Venezia Challenge, della coppia Magna-Pulcino, ha “…molte idee meravigliose in testa. Nessuna esperienza velistica, ma molto marketing. Immaginano un progetto in grado di valorizzare il Made in Italy nel mondo… non sono ancora in banchina e c’è già la polemica. Appena scelta la Canottieri Marsala come yacht club, il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ha diffidato gli aspiranti challenge dall’uso del nome della città”.

“Buon vento, di cuore” chiude la Piccardi. Un augurio, una speranza, che condividiamo in pieno.

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