Statistiche siti
America’s Cup, kiwi e statunitensi si spartiscono il bottino America’s Cup, kiwi e statunitensi si spartiscono il bottino
Sono stati migliaia gli appassionati di vela che hanno affollato il lungomare di San Francisco per seguire il secondo giorno di regate valide per... America’s Cup, kiwi e statunitensi si spartiscono il bottino


Video courtesy America’s Cup.

San Francisco – Sono stati migliaia gli appassionati di vela che hanno affollato il lungomare di San Francisco per seguire il secondo giorno di regate valide per la finale della 34ma America’s Cup e godere di uno spettacolo unico e avvincente.

Già ieri erano stati 45.000 gli spettatori assiepati lungo i Pier 27/29 e all’America’s Cup Village presso Marina Green. Altri avevano invece tratto vantaggio dai tanti punti di osservazioni disseminati lungo la costa della baia. La quasi totalità di questa folla era presente anche oggi e a ripagarla ci hanno pensato Oracle Team USA e Emirates Team New Zealand, protagonisti di due prove cariche di emozioni ed agonismo.

Defender e Challenger si sono spartiti la posta in palio. I kiwi hanno vinto la prima di 28″ nonostante una penalità, sorpassando Oracle Team USA dopo un lunghissimo tacking duel. Gli statunitensi hanno trovato riscatto immediato facendo loro la seconda prova con un margine di 8″, il delta più contenuto di questa America’s Cup.

I kiwi guidano ora la serie 3 a 0, vista la penalità di due punti inflitta dalla Giuria Internazionale a Oracle Team USA che, interrotta la serie vincente dei kiwi, può ora guardare con maggior serenità al day off di domani.

James Spithill ha detto di essere rimasto deluso dalle partenze di sabato, dominate da Dean Barker. Lo skipper di Oracle Team USA ha quindi deciso di trascorrere buona parte della sera assieme al coach Philippe Presti per analizzare nel dettaglio le dinamiche delle prime due procedure.

È stato fantastico – ha commentato James Spithill dopo aver vinto la quarta regata di finale – E’ bello vede il team reagire in questo modo quando la pressione segna i massimi. Come al termine della prima prova: eravamo al comando e ci siamo fatti superare. Un team meno forte avrebbe ceduto nel corso della prova seguente“.

Dal canto suo Barker ha sottolineato come il posizionamento delle barche in uscita dalla prima boa si sono rivelate determinanti sull’esito delle regate: “È molto importante posizionarsi bene dopo la prima boa. Se ce la fai, sei molto più padrone del suo destino – ha approfondito lo skipper di Emirates Team New ZealandNon ci piace perdere, ma al tempo stesso gli spunti di riflessioni migliori arrivano proprio la dove siamo consapevoli di non aver lavorato in maniera perfetta“.

Una delle cose che i kiwi studieranno di più nel corso del day off sarà il sorpasso messo a segno ai danni di Oracle Team USA nel corso di una delle boline della terza regata. In ritardo di 17″ al cancello di sottovento, Emirates Team New Zealand ha sfruttato il tacking duel per iniziare il lato seguente navigando sopravento all’avversario.

Nella quarta regata, invece, James Spithill ha preso il comando delle operazioni sin dalle fasi iniziali, quando ha difeso con decisione l’interno al primo giro di boa, doppiata con un margine di 6″ rispetto all’avversario.

Spithill ha riconosciuto la totalità dei meriti relativi al successo nella seconda regata al suo equipaggio: “Queste barche sono incredibilmente faticose. Per il team è uno sforzo senza fine. È per questo che è l’equipaggio a spostare l’ago della bilancia nella maggior parte dei casi“.

Le regate valide per la finale della 34ma America’s Cup riprenderanno martedì: gara 5 e 6 si svolgeranno alle 13.15 (22.15 italiane) e alle 14.15 (23.15 italiane). In Italia sarà possibile seguirle in diretta tramite il canale YouTube della manifestazione.

Per vincere l’America’s Cup sono necessari nove punti. Ciò significa che hai kiwi servono altre sei vittorie, mentre Oracle Team USA deve vincere altre dieci regate essendo stato penalizzato dalla Giuria Internazionale di due punti.

No comments so far.

Be first to leave comment below.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *