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Mentre addetti ai lavori e appassionati attendono di conoscere i nomi dei team ufficialmente iscritti alla 34ma America's Cup, il San Francisco Examiner dedica...

San Francisco – Mentre addetti ai lavori e appassionati attendono di conoscere i nomi dei team ufficialmente iscritti alla 34ma America’s Cup, il San Francisco Examiner dedica alla Coppa attenzioni di altro tipo.

In un articolo firmato da Dan Schreiber, il quotidiano della città californiana svela un retroscena che potrebbe creare non pochi problemi in seno al Comitato Organizzatore della manifestazione. Secondo l’autore del pezzo, il management dell’associazione no-profit creata per raccogliere i 32 milioni di Dollari che la città di San Francisco si è impegnata a sborsare entro il 2013 a parziale copertura dei lavori di ristrutturazione delle aree portuali, avrebbe versato solo 2 dei 12 milioni di Dollari che l’Assessorato allo Sviluppo Economico ha messo a budget 2011. Un importo indispensabile per avviare la pianificazione ambientale e ottenere così i permessi federali necessari per iniziare la ristrutturazione delle aree destinate ad accogliere le infrastrutture della manifestazione.

Parlando per conto dell’associazione, il direttore esecutivo Kiry McClellan, già project manager della precedente amministrazione, ha fatto sapere che la quota rimanente potrà essere raccolta solo una volta che sarà riconosciuto il regime di esenzione fiscale sulle operazioni economiche, regime che dovrebbe scattare ad agosto: “Dopo tale data sarà più facile raccogliere assegni a sette cifre e costituire l’intero capitale entro novembre, quando le relazioni conclusive dovranno essere depositate. Sono sicuro che riusciremo a rispettare gli impegni assunti sottoscrivendo il contratto di città ospitante e che, dopo i 12 milioni di quest’anno, inizieremo subito a lavorare alla raccolta dei restanti 20 milioni, necessari negli anni a venire“.

Una speranza che l’ufficio del sindaco si augura di cuore possa trasformarsi in realtà. Ulteriori ritardi nel versamento delle somme dovute, infatti, obbligheranno l’Amministrazione Comunale a compensare l’ammanco attingendo dal fondo destinato a coprire l’operato della Polizia, dei Vigili del Fuoco e delle società incaricate della manutenzione delle strade. Un’eventualità che risulterebbe decisamente indigesta alla cittadinanza, visto che da sempre gli abitanti di San Francisco giudicano negativamente ogni impiego di denaro pubblico in favore di operazioni promosse da privati. Già sul finire degli anni ottanta, ad esempio, gli elettori bocciarono due proposte aventi per oggetto l’utilizzo dei proventi delle tasse per finanziare la costruzione del nuovo stadio dei Giant.

Il caso è emerso in modo quasi casuale durante la presentazione dei componenti dell’Organo di Vigilanza al sindaco Ed Lee, da poco subentrato a Gavin Newsome. A sollecitare la questione è stato il supervisore David Campos, che ha chiesto maggior impegno nella raccolta dei fondi e sollecitato la pubblicazione di report dettagliati circa gli aspetti logistici e l’impatto che l’evento avrà sull’economia della città: “Penso si possa fare un lavoro migliore di quello fatto sino ad oggi. E’ nell’interesse di tutti, perchè l’evento appartiene a San Francisco. Al momento la città non ha i soldi necessari e bisogna muoversi per risolvere la questione quanto prima“.

Nel frattempo ad occuparsi del problema sarà una seduta della Commissione di Vigilanza su Bilancio e Finanze convocata per il prossimo 20 giugno.

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