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Improvvise dimissioni dell'amministratore delegato di ACM, ente organizzatore della Coppa America. Michel Hodara ha abbandonato in modo silenzioso e poco eclatante, la sua poltrona...

[singlepic=156,250,170,,left] Coppa America – Ginevra – Giungono improvvise le dimissioni dell’amministratore delegato di ACM, ente organizzatore della Coppa America. Michel Hodara ha abbandonato in modo silenzioso e poco eclatante, la sua poltrona di dirigente, spiegando in un’intervista i motivi della sua decisione.
“Sono diverse le ragioni che mi hanno portato a questa importante scelta. La principale è molto personale e forse anche un pò egoista. Ho accettato una sfida a cui non potevo rinunciare, abbandonare lo sport per approdare nel mondo televisivo”.
L’ex dirigente elvetico si dichiarava molto preoccupato per la reazione di Bertarelli: “La mia paura di deludere Ernesto era infondata. Ha dimostrato tutto il suo rammarico per la mia decisione, ma ha compreso le mie ragioni. Sono onorato di aver mantenuto la sua fiducia”. 
La situazione in cui la vecchia brocca è precipitata, lascia un pò di amarezza nel cuore di Hodara: “Ero fiero del lavoro svolto nella scorsa edizione e credevo che nella prossima avremmo anche migliorato alcuni aspetti. Gli errori di Alinghi forse sono stati nella comunicazione. Per il bene dell’evento abbiamo dovuto fare talvolta scelte impopolari e non abbiamo avuto il tempo di spiegarle”. La macchina organizzativa è comunque tutt’altro che instabile. “A marzo abbiamo deciso di fondere le forze di Alinghi e ACM in un unico apparato. Io mi occupavo di marketing e amministrazione ed ora solo quella sedia è rimasta scoperta”.
Gli sponsor? Per l’ex amministratore in questo momento non sono assolutamente un problema, a suo parere non esiteranno a tornare. “Nessuno investe sull’evento perchè ancora non c’è un prodotto – dichiara Hodara – il team invece ha trattative avanzate che si concluderanno appena la situazione sarà più chiara”.
Ciò di cui invece non si capacita è ben altro. Il commiato finale è una frecciata verso un bersaglio non impossibile da individuare: “Abbiamo provato ad accrescere la caratura internazionale della Coppa. Mi rattrista vedere qualcuno che preferisce demolire tutto, perchè non è l’unico ad avere potere decisionale, piuttosto che partecipare a una competizione elogiata da tutto il mondo”.

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