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Dopo il successo della Steiner X-Yachts Mediterranean Cup, conclusasi domenica scorsa, la grande vela torna al Club Nautico e a Marina di Scarlino.

Marina di Scarlino – Dopo il successo della Steiner X-Yachts Mediterranean Cup, conclusasi domenica scorsa, la grande vela torna al Club Nautico e a Marina di Scarlino. Lo fa con il Campionato Nazionale di una delle imbarcazioni più affascinanti che navigano in Italia, il Dinghy 12 piedi. Una deriva intramontabile, progettata nel 1913 (dall’inglese George Cockshott), ex classe olimpica tra il 1920 e il 1928, che disputa il suo Campionato Italiano addirittura dal 1931 (fu a Zara) e che, negli ultimi quindici anni, sta vivendo un notevole rilancio grazie alla passione dei suoi armatori e a una classe ben organizzata. I Dinghy arrivano per la prima volta a Marina di Scarlino per disputare la 75esima edizione di un Campionato Italiano che si annuncia assai combattuto.

Sono una settantina i timonieri iscritti, con grande varietà d’imbarcazioni. Si può regatare, infatti, con scafi in legno, misti legno/vetroresina o solo in vetroresina. Se ben portati, le prestazioni dei Dinghy si equivalgono, per cui i legni (che nel corso della stagione disputano anche un loro frequentatissimo circuito) possono competere alla pari con gli scafi più recenti in vetroresina o misti. Il campione italiano in carica, il portofinese Paolo Viacava, non a caso si presenta in Maremma con un nuovo scafo in legno, un Colombo 2011 chiamato Leopoldino, con cui cercherà di conquistare il suo undicesimo titolo tricolore. A dieci titoli nazionali è anche Angelo Oneto. In regata anche il vincitore della recente World Cup di Venezia, il romano Giorgio Pizzarello, e un altro ex tricolore, Ezio Donaggio. Particolarmente atteso è anche il viareggino Italo Bertacca, dominatore della stagione 2010 dei legni. Tra gli iscritti anche i timonieri al vertice della ranking list 2011: Paco Rebaudi, Filippo Jannello, Aldo Samele Acquaviva, Vincenzo Penagini, Fabrizio Brazzo, Maurizio Manzoli, Carlo Cameli. Attesi alla prova, specialmente se le brezze maremmane saranno robuste, anche Giuseppe La Scala, il ligure Vittorio D’Albertas e il palermitano Vittorio Macchiarella.

Sui Dinghy regatano timonieri di una vasta gamma d’età, dai grandi campioni del passato agli specialisti, alle coppie (sui Dinghy si può regatare anche in doppio), ai giovani e alle donne. In palio, infatti, oltre al titolo assoluto ci sono anche i titoli femminili, classici (per i Dinghy in legno), master (destinato agli over 60), master over 70, juniores.

Il Club Nautico e Marina di Scarlino offriranno il meglio dello loro strutture alla flotta dei Dinghy. Due scivoli all’interno del Marina consentiranno rapide operazioni di alaggio e varo, con il personale del Marina impegnato nell’assistenza. I volontari del Club Nautico diretto da Carlo Tosi e dei circoli limitrofi, agli ordini del Comitato di Regata presieduto da Salvatore Rollin, poseranno il campo di regata nelle acqu azzurre del Golfo per disputare la sette prove previste. Le previsioni sono di bel tempo e alta pressione, per cui tutto lascia pensare che la flotta dei dinghysti potrà godere della classica brezza termica della Maremma. Per venerdì sera è prevista la cena di gala presso la scenografica struttura di Cala Felice, sulla scogliera a due passi da Marina di Scarlino.

Francesca Lodigiani, segretaria della classe italiana Dinghy 12p e valida timoniera in lizza per il titolo femminile (detenuto dalla palermitana Paola Randazzo), ha dichiarato che: “C’é un grande entusiasmo tra i dinghysti per venire a regatare a Marina di Scarlino, un campo di regata che la Classe sperimenta per la prima volta e che é preceduto dalla fama conquistata grazie alla soddisfazione di molte altre classi titolate. E in più c’é il valore aggiunto di un contesto bello sotto il profilo della natura e del paesaggio e di una organizzazione e di un marina super rodati da centinaia di giornate di gara”.

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