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Seconda giornata di passione a Qingdao, dove il vento è arrivato solo nel corso del pomeriggio. Male quasi tutti gli atleti azzurri. Si difendono...

Pechino 2008 – Qingdao – Non è stato il big friday che tutti si aspettavano ma, almeno, le classifiche si sono arricchite di qualche nuovo parziale e le classi a cinque cerchi hanno mosso un altro piccolo passo verso le Medal Race. La lunga attesa del Comitato Organizzatore e degli atleti, in acqua sin dalle prime ore del mattino per tentare di recuperare il terreno perduto con gli annullamenti di ieri, è stata ripagata nel tardo pomeriggio da una brezza di poco superiore ai quattro nodi.
Forte di un vento sufficiente a soddisfare i regolamenti, il Comitato di Regata ha ammainato l’Intelligenza su H, richiamando alle armi gli equipaggi, nel frattempo tornati a terra dove erano rimasti in attesa di disposizioni. Tutti fuori, quindi, ad eccezione dei 49er che, dovendo regatare su un campo riservato prima ad altre classi, ha visto definitivamente cancellate le tre prove in programma. Programma che domani saluterà Finn e Yngling, oggi giunte al termine della serie di qualificazione, chiusa con otto prove valide.
Come accaduto nei giorni scorsi, la termica di Qingdao si è rivelata ancora una volta traditrice: le oscillazioni e i cambi di pressione hanno fatto la felicità di alcuni e segnato la fine del sogno per altri. Ad uscire con le ossa rotte da questa giornata è senza dubbio le squadra azzurra che, se si esclude la buona prova di Giorgio Poggi tra i Finn – fuori per un niente dalla Medal Race – ha rimediato solo amare delusioni, vanificando con risultati in doppia cifra quanto di buono fatto nel corso delle prime giornate.

Finn
[singlepic=228,250,170,,left]Iniziamo dalle note positive e dalla buona prova di Giorgio Poggi (oggi 9) che, in classe Finn, ha sfiorato la qualificazione alla Medal Race, fermando la propria corsa in undicesima posizione. Lo spagnolo Rafa Trujillo (1), medagliato ad Atene, è infatti l’ultimo degli ammessi con due punti in meno del portacolori delle Fiamme Gialle che, siamo sicuri, con lo svolgimento di tutte e dieci le prove, avrebbe potuto centrare questo importante risultato. A parte Trujillo, velista molto esperto, l’inseguimento di Poggi era mirato al raggiugimento del polacco Rafal Szukiel (12), ammesso all’evento conclusivo in virtù degli strepitosi risultati (3-2) incassati il primo giorno; risultati evidentemente frutto di una serie di circostanze particolarmente favorevoli, dato che sono rimasti gli unici in singola cifra dell’intera serie.
Inutile dire che, visti i risultati delle otto regate su cui si è composta la serie di qualificazione, pochi sono i dubbi su chi lascerà Qingdao con l’oro al collo. Anche oggi Ben Ainslie (2), già vincitore di due ori consecutivi, non si è smentito e ha centrato un ennesimo secondo di giornata che gli ha permesso di staccare in modo forse definitivo Zach Railey (19). Alla vigilia della Medal Race – in programma domani mattina alle 7.00 (ora italiana) e trasmessa in diretta, a meno di improvvisi cambi di palinsesto, sulle reti RAI con il commento di Giulio Guazzini e Mauro Pelaschier – il velista statunitense accusa un ritardo di dodici punti dal britannico, già sicuro almeno dell’argento, e ha i peggiori parziali. Ciò vuol dire che Railey, per far suo l’oro, dovrebbe mettere tra se e Ainslie almeno sei scafi: impresa a dir poco titanica.
Un problema non riguardante Daniel Birgmark (5) che, regatando con grande attenzione, è risucito a scalzare Guillaume Florent (21) dal terzo gradino del podio. Il velista svedese, forte di un vantaggio di sei punti sul diretto avversario, è pronto ad arroccarsi in difesa del bronzo, medaglia che, in una classe egemonizzata dal cannibale, non è poi da buttare via.

Yngling
Una prova valida anche per la classe Yngling che, proprio sul finire, ha visto compromessa l’egemonia delle britanniche Ayton-Webb-Wilson (5). Al comando sin dalla prima giornata, le veliste inglesi hanno subito il ritorno delle olandesi Mulder-Bes-Witteveen (1), vincitrici di ben tre prove e giunte alla Medal Race con un solo punto di ritardo rispetto alle avversarie.
Con il discorso dell’oro riservato a questi due equipaggi, a lottare per il bronzo saranno in almeno cinque. Come più volte sottolineato, la classifica è davvero molto corta e racchiude greche (3), guidate dall’oro di Atene Sofia Bekatorou, statunitensi (10), francesi (2), russe (6) e le sorprendenti cinesi (4) in appena cinque punti.
Niente da fare, invece, per le nostre rappresentanti. Nonostante gli sforzi, Calligaris-Scognamillo-Pignolo hanno chiuso ultime, risultato che non stupisce, visti i piazzamenti ottenuti dall’equipaggio azzurro nel corso dell’intera campagna olimpica.

470 maschile e femminile
[singlepic=227,250,170,,left]Tra i 470 due prove per le donne, una per i maschi. In campo maschile si è registrato l’ininfluente successo dell’armo giapponese (1), mentre, per ciò che riguada le posizioni di testa, Wilmot-Page (5) hanno visto ridursi di due punti il margine di vantaggio sui francesi Charbonnier-Bausset (3) che, dopo sette manche, accusano un ritardo rispetto alla vetta di cinque lunghezze.
Staccatissimi, ed è un bene per Gabrio Zandonà e Andrea Trani (19), gli inseguitori. I portoghesi Marinho-Nunes (9), attualmente terzi, seppur non condannati dalla matematica, hanno ben poche speranze di agganciare la coppia di testa e paiono guardare con maggior interesse a quanto avviene alle loro spalle. Gli inglesi Rogers-Glanfield (20), infatti, seguono a un solo punto; gli azzurri, attualmente quinti nonostante la pessima performance odierna, di lunghezze da recuperare ne hanno sei, ma sono incalzati da olandesi (2), spagnoli (13) e greci (18).
Due sole prove alla fine della serie di qualificazione per le donne, oggi capaci di tenersi al passo con il programma. Le australiane Reichichi-Parkinson (2-5) hanno rotto gli indugi, lasciando al palo le olandesi De Konig-Berkhout (10-7), ora staccate di nove punti.
Terza piazza, in piena corsa per l’argento, per le israeliane Kornecki-Buskila (3-1), oggi superlative. Quarte, a debita distanza dal bronzo, le brasiliane Oliveira-Swan.
Quinte assieme alle austriache Vogl-Flatscher (1-13), Giulia Conti e Giovanna Micol (4-19), date tra le favorite della vigilia, galleggiano in un limbo dal quale appare difficile emergere. A tre manche dalla conclusione, infatti, il binomio azzurro deve recuperare quindici punti alle già citate israeliane, compito decisamente complesso da portare a termine.

Laser Standard e Radial
[singlepic=226,250,170,,left]In attesa degli scarti, crolla Diego Romero (36) nel Laser Standard dove, a sostituirlo in vetta a una classifica molto corta, è l’inglese Paul Goodison (1), favorito della vigilia. Dopo quattro prove – la classe, a questo punto, doveva contarne già sei – il britannico divide la leadership con lo svedese Rasmus Myrgren (2). Guadagna una piazza il russo Igor Lisovenko (8), salito dal quarto al terzo posto ai danni dell’argentino Julio Alsogaray (28), scivolato in nona posizione alle spalle di Romero, e si avvicina alla vetta il francese Jean Baptiste Bernaz (9). Male anche il portoghese Gustavo Lima (27), passato dal secondo al quinto posto.
In campo femminile, risale la china Larissa Nevierov (9) che, in virtù del buon piazzamento odierno, si trova ora in sedicesima posizione. In vetta, Anna Tunnicliffe (5) si vede rimontata dalla lituana Gintare Volungeviciute (1) e dalla croata Mateja Petronijevic (4). Continua l’ottimo momento della neozelandese Jo Aleh (2), quarta, ma con parziali che, una volta ripuliti dal ventesimo incassato nella prima manche, dovrebbero proiettarla a ridosso delle prime.

RS:X maschile e femminile
[singlepic=224,250,170,,left]Resiste Alessandra Sensini (7) nonostante le brezze leggere, da sempre sue nemiche giurate. Dopo cinque prove – e uno scarto – la surfista grossetana occupa la quarta posizione a un solo punto da Marina Alabau (5), a sei dall’australiana Jessica Crisp (1) e a dieci dall’inarrestabile cinese Jian Yin (3).
Tra le prime quattro e le inseguitrici, guidate sempre da Bryony Show (OCS) nonostante la squalifica ricevuta per partenza anticipata, il solco è già profondo ma certo non incolmabile.
Attardate altre vecchie conoscenze del windsurf a cinque cerchi. Barbara Kendall (2), eterna rivale della Sensini, è sesta, Olga Maslivets (11) ottava, Faustine Merret (12) decima.
In campo maschile a tenere le redini dello scontro è sempre l’israeliano Shahar Zubari (17), il cui parziale di otto punti in cinque prove vale una leadership piuttosto tranquilla. Grande battaglia tra gli inseguitori, tutti raggruppati in una manciata di punti. Al momento, al secondo e terzo posto si attestanto King Yin Chan (3), portacolori di Hong Kong, e il britannico Nick Dempsey (1).
Quindicesimo il giovanissimo Fabian Heidegger (18), oggi incappato nel peggior piazzamento della serie.

Star
Segnata da un clamoroso salto di vento, la prima prova delle Star, senza dubbio la classe con l’entry list più interessante, si è conclusa con un risultato piuttosto deludente per gli azzurri Diego Negri e Luigi Viale (13), finiti tredicesimi alle spalle dei francesi Rohart-Rambeau (12). Trattandosi della prova inaugurale, niente è compromesso, ma i vice campioni iridati sanno di non potersi più permettere distrazioni se vogliono sentire odore di medaglia.
A vincere la prova odierna, al termine di un avvincente testa a testa con i portoghesi Domingos-Santos (3), beffati nel finale dai tedeschi Pickel-Borkowski (2), l’armo svedese di Loof-Ekstrom (1). Quarti Hamish Pepper (4) e il suo prodiere Carl Williams, mentre il campione del mondo Mateusz Kusznierewiz (5) si è dovuto accontantare della quinta posizione.

Tornado
Irriconoscibili Francesco Marcolini ed Edoardo Bianchi (15) addirittura ultimi tra i Tornado, classe che già li aveva visti impegnati ad Atene e che, nel corso degli ultimi mesi, li ha visti ottenere brillanti risultati.
Grande era la curisità di vedere se, il vento leggero, avrebbe realmente premiato la scelta di John Lovell e Charlie Ogletree (14), scesi tra le boe con il rivoluzionario gennaker da bolina. A giudicare dal risultato, ha fatto bene Mitch Booth (3), sviluppatore del progetto, a puntare su un profilo classico. Il rappresentante della squadra olandese è stato anticipato dai greci Paschalidis-Trigonis (2) e dagli spagnoli Echavarri-Paz.

Programma di domani
Come detto, domani si assegneranno le medaglie di Yngling e Finn e si completerà la serie di qualificazione dei 49er, con i Sibello, terzi, in piena lotta per una medaglia. Regate anche per tutte le altre classi, vento permettendo, ovviamente.

Le foto di questo servizio sono offerte da Juerg Kaufmann.

Per visitare il microsito su Pechino 2008 di Zerogradinord.it clicca qui.

Per consultare le classifiche clicca qui.

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