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Finale di giornata particolarmente amaro per Ben Ainslie. Il campionissimo britannico, che era rientrato a terra quasi con il Mondiale in tasca, è stato...

Perth – Finale di giornata particolarmente amaro per Ben Ainslie. Il campionissimo britannico, che era rientrato a terra quasi con il Mondiale in tasca, è stato infatti squalificato da entrambe le manche odierne a causa di un acceso diverbio occorso al termine della penultima prova con alcuni rappresentati dei media che avevano seguito la regata a bordo di un gommone stampa.

Raccontano i presenti che Ainslie, impegnato nel tentativo di superare l’olandese Pieter Jan Postma, non avrebbe gradito la vicinanza del gommone media, che avrebbe manovrato in modo da disturbare l’azione del talento inglese incurante delle sue ripetute lamentele.

Una volta tagliato il traguardo, Ainslie ha abbordato il gommone ed è saltato a bordo, abbandonando il suo Finn. Dopo una discussione dai toni particolarmente accesi, che quasi è sfociata in una rissa, si è tuffato in acqua ed è risalito in barca per prendere parte all’ultima manche.

Durante l’ultimo lato di poppa sono stato avvicinato da una barca media che ha seriamente influito con la conduzione della mia regata” si è limitato a spiegare Ben Ainslie una volta a terra.

L’episodio non è ovviamente sfuggito al Comitato di Regata che ha protestato il leader della classifica ai sensi della regola 69 (condotto antisportiva). La Giuria, incurate delle scuse reciproche presentate dalle parti che in sede di dibattimento hanno ammesso le proprie responsabilità, è giunta in breve tempo a una decisione e Ainslie è stato squalificato dalle prove nove e dieci. Due squalifiche non scartabili che lo hanno relegato all’undicesimo posto, fuori quindi dalla Medal Race e dal sogno di un sesto titolo iridato nella classe che gli ha regalato le soddisfazioni migliori.

A decisione presa, Ainslie ha commentato: “La mia è stata una reazione sproporzionata e sono contento che ci sia stato un chiarimento con i ragazzi del gommone e che la cosa sia stata raccontata così come è successa, senza le esagerazioni che ho letto sui media. Purtroppo in quel momento ero convinto che la mia performance fosse stata penalizzata dalla loro presenza, ma mi rendo conto che possa essere il prezzo da pagare se si vuole che il nostro sport cresca in fatto di diffusione. Sono ovviamente dispiaciuto per la decisione dei giudici e non posso credere al fatto che il Mondiale venga deciso in questo modo: mi ero preparato molto duramente per essere competitivo su un campo di regata che per me è davvero molto difficile, vista la mia stazza contenuta rispetto a quella degli altri velisti. Credo di aver comunque disputato una delle regate migliori della mia vita e spero che a salire sul gradino più alto del podio sia comunque una barca britannica“.

Un epilogo a dir poco incredibile, che apre il campo a ogni possibile conclusione. A giocarsi il titolo iridato della classe Finn saranno quindi il britannico Giles Scott (pt. 26), l’olandese Pieter Jan Postma (pt. 29) e il campione uscente Ed Wright (pt. 35).

Per leggere il documento ufficiale clicca qui.

Per vedere l’intera sequenza fotografica dell’episodio incriminato clicca qui.

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