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Gran Premio d’Italia Mini 6.50, Andrea Fornaro commenta il suo successo Gran Premio d’Italia Mini 6.50, Andrea Fornaro commenta il suo successo
Genova – Andrea Fornaro alla terza prova sul suo proto Sideral 931 firmato Bertrand conquista un primo posto assoluto che conferma il successo del... Gran Premio d’Italia Mini 6.50, Andrea Fornaro commenta il suo successo

Genova – Andrea Fornaro alla terza prova sul suo proto Sideral 931 firmato Bertrand conquista un primo posto assoluto che conferma il successo del nuovo progetto Mini 6.50 intrapreso con coraggio e intuito dopo la breve ma intensa esperienza dell’Ofcet.

Reduce dalla vittoria in classe proto dell’Arcipelago 650, tenutasi a marzo nelle acque di Talamone, Fornaro – ancora una volta in coppia col canario Oliver Bravo de Laguna – sembra aver superato quasi tutte le difficoltà dovute a una messa a punto forzatamente rapida, anche se gli imprevisti non sono mancati. Immediato il feeling con la sua barca, con cui è letteralmente “volato” avanti a tutti mantenendo un bel distacco dalla flotta per gran parte della regata. Racconta Andrea: “560 miglia su un percorso molto impegnativo e insidioso non sono uno scherzo: dopo un solo giorno dalla partenza abbiamo avuto un corto circuito a bordo – da capire ancora le cause – con conseguente impossibilità di caricare le batterie. Da lì sono scaturiti diversi problemi, tra l’altro siamo arrivati al traguardo al buio, senza strumenti; per questo nelle ultime ore abbiamo limitato molto l’uso del pilota automatico e alla fine non siamo stati troppo penalizzati. Poca aria all’inizio, mentre nella discesa verso la costa sud-ovest della Corsica c’è stato un incremento progressivo del vento fino ad arrivare all’entrata delle Bocche di Bonifacio con oltre 30 nodi! Abbiamo affrontato questa condizione con il Code5 che è una vela estremamente performante con quel tipo di vento in poppa e infatti siamo “volati” in testa, guadagnando un bel distacco di oltre 30 miglia sugli avversari. Poi il comitato ha deciso di mandarci a Giannutri e da lì l’attraversamento del Tirreno è stata un’odissea perché il vento è calato totalmente. Man mano ci sono tornati tutti addosso e quindi abbiamo ripreso a navigare con la flotta a vista, condizione comunque molto divertente perché ci ha imposto di nuovo una modalità di navigazione attenta ai dettagli: regolare bene le vele, fare i turni tirati, insomma portare la barca al meglio. E così fino a risalire verso Genova. Dal punto di vista naturalistico, quello del GPI è un percorso meraviglioso. Abbiamo visto delle specie animali bellissime, balene, tartarughe e delfini che hanno giocato con la nostra barca. Con Oliver ci siamo divertiti molto, è un ottimo velista, un grande amico con cui ormai ho un bel feeling e spero di navigare ancora con lui. Per quanto riguarda la qualifica, ora siamo a quota 900 miglia circa, quindi il mio percorso verso la Mini Transat 2107 procede bene e di questo sono molto contento”.

Prossima tappa la 222 Mini Solo (Circolo Nautico Marina Genova Aeroporto, 28 aprile-1 maggio)

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