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Nel corso dei suoi sessantasette anni di storia, la Rolex Sydney-Hobart ha visto il record di percorrenza ritoccato solo dieci volte; ciò significa una...

Sydney – Nel corso dei suoi sessantasette anni di storia, la Rolex Sydney-Hobart ha visto il record di percorrenza ritoccato solo dieci volte; ciò significa una volta ogni sei anni e mezzo. Tenendo conto che l’attuale primato – 1 giorno, 18 ore, 40 minuti e 10 secondi, stabilito da Wild Oats XI – è stato fissato nel 2005, sono in molti a credere che proprio l’edizione in programma a partire dal prossimo 26 dicembre sarà quella del nuovo record.

Convinzione supportata dalla presenza del citato Wild Oats XI, vincitore di cinque delle ultime sei edizioni. Bob Oatley, armatore del velocissimo Maxi di 100 piedi gemello di Esimit Europa 2, non ha fatto passare anno senza aver effettuato importanti lavori di ottimizzazione ed è quindi certo che la sua imbarcazione, finita a sole due ore dal primato nel 2008, abbia le carte in regola per migliorare sé stessa.

A sottolineare la grande impresa compiuta nel 2005 da Wild Oats XI, resta il ricordo della mitica tripletta, la prima messa a segno sin dall’edizione inaugurale: l’equipaggio guidato da Mark Richards – confermato nel ruolo di skipper – oltre al record e ai line honors, mise infatti in tasca anche la Tattersall’s Cup, riservata al vincitore in tempo compensato.

Altro Maxi in grado di ambire al successo in tempo reale è il 98 piedi disegnato da Don Jones, Wild Thing di Grant Wharington,

Tra gli altri iscritti, indicati come potenziali dominatori della classifica in tempo compensato, ci sono i vari Loki (Reichel-Pugh 63), Scarlet Runner (Reichel-Pugh 52), i TP52 Ragamuffin, Cougar II e FreeFire 52, un paio di Cookson 50 e qualche altro possibile outsider.

La partenza, come vuole la tradizione, è fissata per la tarda mattinata del 26 dicembre, orario coincidente con la notte di Natale italiana.

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