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L'autunno arriva in tutti i sensi, con vento dai quadranti nord orientali sui 10 nodi che ha caratterizzato le tre regate mattutine di Barcolana...

Trieste – L’autunno arriva in tutti i sensi, con vento dai quadranti nord orientali sui 10 nodi che ha caratterizzato le tre regate mattutine di Barcolana TriESTE, evento organizzato dalla Società Velica di Barcola e Grignano in collaborazione con la Lega Navale di Trieste, riservato al monotipo ESTE 24 e valido come sesta ed ultima tappa del Circuito Nazionale di Classe. Molto combattute le prove di sabato mattina con Pickwick (al timone Paolo Brinati) che ha regatato in crescendo, realizzando un 3-2-1 subito in testa nella classifica provvisoria; prestazione opposta invece per Aniene Young (con al timone Luca Tubaro), secondo a tre punti di distacco dal primo dopo un’iniziale vittoria in regata 1, seguita da un terzo e un quinto. Terzo posto ad un punto dal secondo di Supersilvietta di Michelangelo Tardioli, sempre nella top 4 con un 2-1-4.

In serata invece altro evento del Trophy, quella più caratteristica “a vertici fissi davanti a Piazza Unità”, e non esistono aggettivi per tradurre in parole quello che si prova a passare “radenti” le rive di Piazza Unità D’Italia e il Molo Audace con migliaia di persone lì a due metri a fare il tifo per tutti, perchè questa prova “al tramonto” ha qualcosa che ti prende dentro, come se una raffica di bora entrasse nel tuo sangue, dando ossigeno allo stato puro, altro che adrenalina… e ci prepara al gran finale, la 48esima Barcolana con bora, non si può avere di più! Vincerà la regata serale RideCosì di Alessandro M. Rinaldi , con un sorpasso da formula uno nell’ultimo giro, con al suo fianco il figlio Francesco ed un equipaggio di campioni, composto dagli sloveni Branco Brcin e Tina Mrak, Matteo Aglietti e Samuele Nicolettis.

Una Barcolana da protagonisti, la Classe Este24 al suo terzo anno corona il sogno di molti velisti, dimostrando di essere una classe competitiva e divertente, aperta a tutti, la classifica ha un suo valore, ma sono molti i valori che questa classe trasmette a chi ci si avvicina e poi non se ne va più. Siamo a bordo di RiDeCoSì, con il Presidente della classe, ideatore di questa originale trasferta, e a lui il racconto della Barcolana a bordo di un Este24:

Siamo qua a Trieste, alla Barcolana, la regata velica con il maggior numero di barche al mondo e che elegge Trieste per una settimana la capitale della vela. Alla partenza quasi 1800 barche, armate e portate dagli armatori, regatanti , croceristi di tutte le razze , tutti pronti a condividere un evento straordinario. Non sono stati bravi solo quelli che l’hanno inventata, ma coloro che ogni anno la rendono così esclusiva. Bravo Mitja, il Presidente del Circolo di Barcola, e tutto il suo validissimo staff. Tra questi non potevano che esserci gli armatori degli Este 24, organizzati per la Barcolana Tri-Este24 Trophy, a condividere i momenti più esaltanti di questa 48ª edizione ricca di emozioni.
Questa sarà la mia 9ª Barcolana , le ultime 3 con l’Este24“.

Condizioni impegnative per gli equipaggi che si sono svegliati domenica mattina con una Bora sui 20 nodi e tutti pronti sulla linea di partenza con un’ora di ritardo dopo il posticipo disposto dal CdR alle 11,30 per aspettare condimeteo più clementi.

Pronti e Via! Tanti Este24 partiti in boa sopravvento mura a sinistra tra il panico di 1000 e più barche. Poi si vedrà chi sarà partito in anticipo… Subito un gruppetto buca il muro di vele uscendo dalla mischia , come in una partita di rugby ognuno pensa di avere l’ovale tra le braccia e si intrufola tra i barconi più grandi. Con una gran galoppata di lasco a oltre 15 nodi, che mettono in mostra le velocità degli Este24, si tiene il reaching che ti consente di planare con i baffi sulla prua insieme ai “Libera” e alle barche triestine più veloci. Si anima subito la regata e si vola per affrontare la prima boa. Con un’acrobatica strambata si va verso lo stocchetto prima della risalita verso il castello di Miramare, con il vento che nel frattempo si rinforza con raffiche a oltre 22 nodi. Passiamo il primo mark in testa con RideCosì, che ospita a bordo per l’occasione il campione sloveno Branco Brcin, e il gioco diventa facile per il nostro equipaggio misto dell’Aniene, formato anche dal piccolo Francesco che si aggrappa eccitato alle sartie sopravvento, dall’amico e consocio Matteo Aglietti, e dal prof di Economia di Tor Vergata, rappresentante della neo sezione vela dell’Ateneo romano, Massimo Giannini. RideCosì aggancia le scie di un First 40 e di un Sintesi 45, e vola davanti a loro tenendo la planata di bolina larga. Alla seconda boa grazie al fiocco piccolo si risale il vento di bolina stretta sfidando anche i Farr 40, evitando i sorpassi sopravento.

A pochi metri l’agguerritissimo Pickwick che lo tallona e comincia a navigare parallelo insieme ad un gruppo di 40 e 50 piedi. Adesso il gioco è quello di non farsi passare troppo vicino dai grandi che con ritardo cercano una disperata risalita. Una bolina perfetta permette un controllo dello sbandamento provocato dalle forti raffiche che arrivano da nord est. Giro lo sguardo e vedo con orgoglio che altri Este24 vivono questo magico momento rimanendo vicini nel primo 10% della gigantesca flotta di velisti.

Non ci si rende conto ma a poche centinaia di metri c’è il Moro di Venezia che gira la boa3!
Dopo neanche 2 ore alla velocità media di oltre 7,5 nodi, ci si accorge di aver compiuto l’ennesima impresa quando i primi Este24 arrivano insieme ai classe 3 e 4, davanti ai J70 e a qualche Melges. Un’altra domenica di ottobre da appendere al muro dei ricordi di vela più belli. Grazie Trieste e viva la Classe E24!

Al rientro si stappa la bottiglia di prosecco, innaffiando gli amici concorrenti che abbordano il molo sotto la gru.

Fermi un attimo: scoprirò con sorpresa , dopo qualche ora, di aver preso un sorprendente OCS.

Accidenti che delusione; rivedo il filmato della go-pro che invece testimonia il contrario: ho diverse barche davanti ma nessuna nell’elenco delle penalizzazioni. Mannaggia. Allora mando subito il video alla segreteria di Barcola, ma nulla da fare, sono in ritardo e poi i video non fanno fede. Devo trovare i testimoni. Ho il taxi per l’aeroporto alle 17, non farò mai a tempo. Passati quei minuti di rabbia, mi assale subito un sentimento di inspiegabile resa. Non voglio insistere, non fa niente, si scioglie immediatamente la prima amarezza e mi rimetto alla sentenza del Cdr. Ci siamo divertiti lo stesso. Troppo bello per rovinarsi la festa e per aver avuto un attimo di gloria col proprio figlio alla sua prima esperienza triestina. In fondo la regata serale l’avevamo vinta e la ns gloria c’è l’avevamo avuta. Arrivederci al prossimo anno.

Finisce così il nostro Circuito Nazionale 2016 che ci ha regalato 3 cartoline irripetibili: lo scoglio proibito di Giannutri alla Coastal Race, le acque azzurre di Porto Rotondo al Nazionale e gli spruzzi di bora di Trieste su un mare di barche alla Barcolana. Grazie a tutti , ci rivediamo in acqua all’invernale per immaginarci nuove e più entusiasmanti cartoline!

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