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Audi Melges 24 di Riccardo Simoneschi è nel South Carolina per la Charleston Race Week, ultima regata di avvicinamento al Campionato Mondiale Melges 24...

Charleston – Audi Melges 24 di Riccardo Simoneschi è nel South Carolina per la Charleston Race Week, ultima regata di avvicinamento al Campionato Mondiale Melges 24 di metà maggio. Cinquantotto gli avversari in acqua dell’Audi Italia Sailing Team che ad oggi è leader della classifica della Road to Corpus Christi.

Quattro prove molto impegnative quelle odierne per Riccardo Simoneschi, Gabriele Benussi, Vittorio Rosso, Michele Cannoni e Lucia Giorgetti che chiudono la prima giornata di regate al decimo posto della classifica generale provvisoria, risultato conseguenza del “dazio” pagato in un campo di regata molto difficile dominato da correnti pesanti intorno ai tre nodi, la metà della velocità media di un Melges 24 e da un vento intorno ai 15 nodi che ha continuato a girare.

“Sembrava di regatare contro corrente, in un fiume che ti fa volare – ha dichiarato Simoneschi al termine delle quattro prove odierne – abbiamo letteralmente pagato il dazio in un campo di regata che non conoscevamo dominato prettamente da correnti molto forti e da un vento sui 15 nodi che ha continuato a girare. Siamo in un posto veramente diverso qualcosa cui non siamo certamente abituati, un campo di regata che a priori verrebbe, con le nostre abitudini, considerato impraticabile e invece qui hanno organizzato una regata capace di metter in acqua quasi trecento barche. Abbiamo regatato all’interno di una baia chiusa piena di bassifondi di sabbia – ha continuato nel suo racconto Simoneschi – dove è facile arenarsi, all’incrocio della foce di due fiumi che vanno al mare e di fronte all’oceano che ogni giorno, ogni poche ore fa oltre due metri di escursione di marea. La corrente sul campo di regata raggiunge i tre nodi di velocità. Affascinante  ma molto complicato per noi mediterranei che questi fenomeni naturali non li abbiamo. I percorsi sono molto corti, oggi abbiamo disputato quattro prove da 35 minuti, con un livello molto alto di tattici ed equipaggi. Le previsioni per domani preannunciano un gran vento, tanto da rischiare di non scendere in acqua… insomma tutta da fare! Qui c’è una grande, grandissima ospitalità – ha concluso Simoneschi – tra gli equipaggi vige grande cortesia e rispetto; oltre centosessanta,invece, sono i volontari che organizzano l’evento con nomi importanti tra PRO e giuria. Siamo all’interno di un villaggio organizzato molto bene sulla spiaggia con cibo e birra per tutti a volte in America sembra di essere su un altro pianeta”.

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