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Con tre week end già archiviati e a poco meno di due settimane all'appuntamento conclusivo, fissato tra il 29 e il 30 gennaio come...

Winter Clinic 2010-2011 – Genova – Con tre week end già archiviati e a poco meno di due settimane all’appuntamento conclusivo, fissato tra il 29 e il 30 gennaio come sempre presso il Marina di Genova Aeroporto, Quantum Sail Design Group Italia e Sailing Factory, organizzatori assieme a Melges Europe e One Design Service del Winter Clinic 2010-2011, tracciano un bilancio favorevole dell’iniziativa che ha radunato un buon numero di equipaggi, desiderosi di prepararsi al meglio in vista della stagione 2011.

“Possiamo ironicamente dire che si è trattato di un Winter Clinic in versione Beta, visto che questa è la prima edizione – spiega Niccolò Bianchi che, assieme a Enrico Fonda, è il coach del Winter Clinic e titolare di Sailing Factory, società che offre servizi a tutto campo inerenti il mondo dell’agonismo velico – Considerando ciò, credo sia stato un grande successo da tutti i punti di vista: la partecipazione è stata numerosa, il Marina Genova Aeroporto si è dimostrata una location ideale da tutti i punti di vista e a Genova il clima è sempre dei migliori”.

Dopo aver lavorato con una nutrita flotta di Melges 20, gli organizzatori hanno salutato l’arrivo di una rappresentanza del più grande Melges 24, unitasi al gruppo nel corso dell’ultimo week end: “Con i Melges 24 ho lavorato, personalmente, ottenendo grandi risultati. Al termine dei due giorni, infatti, i ragazzi hanno ottenuto evidenti progressi e si sono divertiti molto. Questa è un po’ la filosofia di Sailing Factory: imparare ad andare in barca divertendosi!”.

Benchè prodotti dallo stesso cantiere, Melges 20 e Melges 24 sono barche molto diverse, che necessitano di un approccio didattico altrettanto differente: “La differenza principale è data dal numero di persone – illustra Bianchi, vincitore del circuito Volvo Cup 2010 con Saetta – E’ ovvio che, con cinque membri di equipaggio, il Melges 24 sia una barca più tecnica del Melges 20, monotipo caratterizzato dalla regola owner driver e più semplice essenziale in fatto di regolazioni. Sul Melges 24 ogni dettaglio assume grandissima importanza: in certi casi basta la variazione di un solo centimetro di carico su una scotta per modificare radicalmente le prestazioni. La didattica, poi, cambia radicalmente a seconda di chi naviga sulla barca. Nel corso dell’ultimo weekend ho seguito un equipaggio di debuttanti e uno di quasi veterani. Con i primi abbiamo iniziato definendo i ruoli, l’assetto e dalla spiegazione di come muoversi a bordo in fase di manovra, con i secondi, invece, abbiamo affrontato dettagli tecnici più avanzati”.

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