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Dopo quattro giorni di navigazione nell'ambito della secoda tappa (Cape Town-Wellington), a prendere il comando della flotta della Global Ocean Race è stato BSL.

Oceano Indiano – Dopo quattro giorni di navigazione nell’ambito della secoda tappa (Cape Town-Wellington), a prendere il comando della flotta della Global Ocean Race è stato BSL. Il Class 40 della famiglia Field – a bordo ci sono padre e figlio – ha sopravanzato Cessna Citation grazie alla scelta di spingersi più a sud di tutti ed è ora inseguito da Campagne de France, secondo a Cape Town, staccato di solo mezzo miglio.

Sempre in difficoltà Financial Crisis della neo formata coppia Nannini-Ramon, che nel corso delle prime trentasei ore ha faticato più del previsto e ha perso svariate miglia rispetto al gruppetto dei battistrada.

Da bordo, Marco Nannini racconta: “Abbiamo passato la notte in una bolla senza vento e ci siamo ritrovati in balia di una corrente di 2-3 nodi che ci portava verso ovest senza che potessimo fare nulla. Se guardate la nostra rotta è quasi comica e purtroppo ci è costata molte miglia nei confronti degli altri“.

Stamane è finalmente arrivato il vento. Essendo questo il grande oceano del sud, tutto è fatto esagerato. Il meteo prevedeva 15 nodi, noi ne abbiamo 25 con raffiche fino a 35, quindi lo spinnaker grande ha lasciato il posto al più piccolo di tutti e nonostante questo abbiamo più volte superato i 20 nodi di velocità“.

Sto progressivamente recuperando le forze e lo spirito ma non sono ancora al 100%. Abbiamo riparato il piccolo danno alla vela fatto ieri e poco prima del tramonto ho issato Hugo per recuperare la drizza che ci eravamo persi. Speriamo di passare qualche giorno tranquillo andando nella direzione giusta e senza troppo stress“.

Per seguire la regata tramite il tracking clicca qui.

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