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Si è conclusa con la conquista della terza piazza la prima fatica di Marco Nannini e Paul Peggs nell'ambito della Global Ocean Race.

Cape Town – Si è conclusa con la conquista della terza piazza la prima fatica di Marco Nannini e Paul Peggs nell’ambito della Global Ocean Race. Sopravanzato Cessna Citation durante la profonda discesa verso sud, Financial Crisis ha difeso con i denti la posizione e ha raggiunto il traguardo di Cape Town nel corso della giornata odierna. Ricordiamo che a vincere la prima tappa era stato BSL della famiglia Field, primo in volata su Campagne de France.

Da bordo del suo Class 40, Marco Nannini scrive: “Breve messaggio per condividere con tutti voi la gioia di avercela fatta. Aiamo arrivati a Cape Town e dopo una notte di lotta estenuante siamo riusciti a mantenere la terza posizione, salendo sul podio della prima tappa della Global Ocean Race“.

Vi racconterò meglio i dettagli in un altro blog, ma durante la notte abbiamo avuto vari problemi. Stava andando tutto a meraviglia, eravamo più veloci di Cessna quando si è rotta la tack line metre planavamo a 15-17 nodi sotto spi grande. Llo spi non si è rotto e con un po’ di confusione nel buio pesto della notte lo abbiamo tirato giù e reissato con il punto di mura attaccato alla prua anzichè al bompresso. Purtoppo però la calza si era incattivita e non riuscivamo ad aprire lo spi, dopo un’altra lotta lo abbiamo tirato giù ed issato quello più piccolo, l’A6, nella speranza che grazie alle onde che facilitavano grandi planate saremmo comunque riusciti a tenere dietro Cessna“.

Gestire lo spi issato così era difficile e più volte collassava e si rigonfiava, ma la velocità era buona. Poi, dopo neanche una mezz’ora, inspiegabilmente si è rotta una volante e contemporaneamente è esploso lo spi. Nel buio pesto non si capisce davvero cosa sia successo, una volta recuperati i brandelli dello spi a bordo sembrava un campo di battaglia, lo spi è esploso perchè si è incattivito nel pulpito, che è stato letteralmente sradicato con i tubi di acciaio piegati in due. A questo punto, con sola randa e genoa ci siamo detti che era ora di fare mente locale. Pensare a cosa fare, quale vela mettere e come poter tentare di salvare la situazione. Avevamo ancora lo spi grande, ma tutto incattivito sotto coperta e ci sarebbe voluto un po’ a sistemarlo e vista l’esperienza dell’A6 dovevamo tentare di riparare la tack line per evitare un’altro disastro, ci sarebbe voluto troppo tempo ed avremmo perso troppe miglia. Qui è intervenuta la provvidenza, abbiamo scaricato le posizioni e fra queste un email di Conrad Colman su Cessna che alzava bandiera bianca, avevano rotto tre spinnaker nel tentativo di raggiungerci e per loro il gioco era finito. Noi ovviamente non gli abbiamo detto niente dei nostri problemi e il finale di regata, di nuovo ad armi pari senza spinnaker si è trasformata in un veloce trasferimento sotto randa e genoa. Il vantaggio accumulato è stato sufficiente ed abbiamo battuto Cessna di circa tre ore sapendo di aver dato tutto quello che c’era da dare. Peccato per i danni, ma in qualche modo faremo qui a Cape Town per rimediare“.

Ora, in ordine di priorità, una doccia, birra gelata e una bistecca. Se volete celebrare con noi questo podio italiano alla Global Ocean Race potete farlo virtualmente offrendoci una birra a questa pagina: www.marconannini.com/it/aiutaci“.

Per seguire la regata tramite il tracking clicca qui.

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