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Mini Transat, voce ai protagonisti a poche ore dal via Mini Transat, voce ai protagonisti a poche ore dal via
Da quel “lontano” 10 ottobre, quando il direttore di corsa della Mini Transat Denis Hugues ha annunciato che gli ottantaquattro Mini iscritti non sarebbero... Mini Transat, voce ai protagonisti a poche ore dal via

Gli italiani - Mini TransatSada – Da quel “lontano” 10 ottobre, quando il direttore di corsa della Mini Transat Denis Hugues ha annunciato che gli ottantaquattro Mini iscritti non sarebbero più partiti domenica 13 causa situazione meteo proibitiva, le analisi, i commenti e le polemiche non si sono mai fermati. Esperti di vela e meno esperti, giornalisti e non giornalisti, vicini di casa e compagni di scuola, tutti hanno fornito urbi et orbi la loro interpretazione di quello che stava accadendo.

La dialettica, per carità, è un esercizio sempre utile e molto interessante, però più leggevo articoli, post, blog, più mi chiedevo “ma loro, i veri protagonisti, Alberto, Michele, Andrea, Federico, Davide, Federico e Giancarlo, cosa ne pensano di tutto questo, cosa provano, che emozioni hanno avuto quando hanno saputo, dopo tanto ritardo e incertezze, che sarebbero partiti per una tappa unica, da Sada alla Guadalupe?”.

Eccole qui le loro voci:
Un grazie speciale all’inviata a Sada della Classe Italiana Mini 6.50, Laura Doria, che ha raccolto alcune di queste dichiarazioni.

Andrea Iacopini (Umpa Lumpa): “Mi piace l’idea della tappa unica. Con il nuovo percorso della Mini Transat è come riscoprire lo spirito avventuriero di una navigazione in solitario”.

Alberto Bona (Onlinesim.it): “La tappa unica è incredibile. Siamo i pionieri di una Mini Transat senza precedenti. Stiamo scrivendo un pezzo di storia”.

Michele Zambelli (Fontanot): “Una Mini Transat storica ma non facile per la meteo e per il nuovo equipaggiamento che abbiamo dovuto riorganizzare stando attenti a controllare ogni minimo particolare. Sarà sicuramente un’occasione unica”.

Giancarlo Pedote (Prysmian): “Per quanto riguarda la decisione di riunire le due tappe in una unica, temo che alla base ci siano delle motivazioni legate agli obblighi dell’organizzazione. Il fatto che dovremo raggiungere il largo di Arrecife prima di fare rotta verso la Guadalupa, conferma questo sospetto. Indubbiamente mettere una boa alle Canarie potrà permettere a chi ne avrà bisogno di fermarsi (come previsto dal nuovo programma di regata), ma sarebbe stato interessante fissare una porta un po più a nord delle Canarie, per creare una rotta più diretta e quindi più breve. Quello che temo è che molti ragazzi che avevano comprato un biglietto di 2700 miglia da Lanzarote a Guadalupa, si troveranno con difficoltà a dover gestire una tappa di 3700. Si tratta di una tappa molto lunga che per molti sarà estenuante: non è da escludere che qualcuno possa restare senza cibo e senza acqua. Tutto si può fare, però mi sembra tutto molto al limite, soprattutto considerando le condizioni della partenza. Partire domani alle 15.00 significa dover affrontare una prima notte che vedrà un anticiclone molto forte con un passaggio di un fronte freddo e delle raffiche a 30-40 nodi di aria fredda. E ricordo per chi non naviga da queste parti che in Atlantico si sente molto la differenza tra aria fredda e aria calda, l’aria fredda è molto più compatta e la raffica è molto più violenta. Quello che temo è che durante le prime 48 ore di regata ci saranno molti abbandoni e che alle Canarie si fermeranno molte barche. Probabilmente alcune si fermeranno anche, prima perché la discesa fino alle Canarie sarà molto robusta.

In ogni caso all’arrivo a Guadalupe, in base a cio che ho detto potremo fare un bilancio.

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Federico Fornaro (Raws New Jolie Rouge): “Non ho molte emozioni al momento ma solo il pensiero di preparare la barca al meglio. Tutto verrà fuori quando mollerò gli ormeggio. Al briefing, dopo aver dato la notizia della tappa diretta a Guadalupe, c’è stato un applauso e altri erano stupiti, io ero nel mezzo. La tappa unica è emozionante ma sicuramente impegnativa”.

Federico Cuciuc (Your Sail): “Paura. Fiducia. Gratitudine. Fin qui è stato il momento della ostinazione, ora arriva il momento della velocità!! Pure troppa!!: è tutto esasperato in questa Transat!! Ma è comunque un privilegio essere qui, avercela fatta”.

Davide Lusso (MaStep): Purtroppo Davide stamattina ha annunciato che per lui era venuto il momento di abbandonare la corsa. Tutti lo pensiamo e sosteniamo, è difficile rinunciare ai progetti, ai sogni, soprattutto quando si è così vicini: “Ieri mattina dopo una notte Di riflessione ho deciso di porre fine all’epopea Mini Transat 2013 purtroppo per me non vi era altra scelta. Lo scafo continua a fare 30 litri d’acqua al giorno dopo il crash con Federico. Ho strappato il fiocco in un groppo sabato mattina davanti a Capo Ortegal e in 24 ore non era possibile riparare tutto e preparare una regata di 3700 miglia… Quindi ieri mattina ho messo la prua su Gijon dove sono arrivato nella notte”.

La 19esima edizione della Mini Transat parte domani, martedì 12 Novembre, alle 17:30 da Sada, direzione Guadalupe: 3600 miglia di passione, per un’edizione che entrerà a pieno titolo nell’albo d’oro della Mini Transat.

Di Francesca Pradelli (Classe Italiana Mini 6.50)

Per seguire la regata sul tracker clicca qui.

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