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Ostar, Vento di Sardegna unica barca italiana al via Ostar, Vento di Sardegna unica barca italiana al via
Andrea Mura, al timone di Vento di Sardegna, sarà l’unico italiano al via della leggendaria regata in solitario Ostar che partirà il 27 di... Ostar, Vento di Sardegna unica barca italiana al via


Video courtesy Vento di Sardegna.

Cagliari – Andrea Mura, al timone di Vento di Sardegna, sarà l’unico italiano al via della leggendaria regata in solitario Ostar che partirà il 27 di maggio da Plymouth (UK) e con traguardo a Newport Rhode Island (USA), a poche miglia da New York.

La partecipazione e il calendario di avvicinamento alla competizione, che vedrà la partecipazione dei migliori velisti oceanici del momento, è stata annunciata presso la Sezione Velica della Marina Militare a Cagliari.

Ora che tutto è pronto Vento di Sardegna (lungo 50 piedi, ossia circa 15 metri) salperà domenica 28 di aprile alle ore 12.00 dalla Darsena vecchia del porto di Cagliari per raggiungere Valencia dove sarà ospite della Future Fibres prima di rimettersi in mare e circumnavigare Spagna e Portogallo prima di raggiungere Plymouth dopo circa due settimane di navigazione d’altura per testare le numerose innovazioni introdotte a bordo di Vento di Sardegna. Poi un po’ di riposo e di concentrazione prima di presentarsi sulla linea di partenza come unico rappresentante italiano in una regata che è stata vinta dai grandi nomi della vela oceanica: Francis Chicester, Eric Tabarly, Philippe Poupon, Loick Peyron.

Potendo seguire una linea retta la distanza tra partenza e arrivo è di 3.000 miglia (circa 5.600 chilometri), ma in realtà la distanza da percorrere potrebbe essere anche doppia, sia per effetto delle rotte di bolina che comportano un aumento delle distanze che delle strategie di regata.

Chi partecipa all’impegnativa Ostar sa che si deve attendere venti contrari e quindi lunghe impegnative boline, salvo decidere di fare la rotta del Grande Cerchio, ossia molto a nord, accorciando la rotta di 200 miglia ma rischiando d’incrociare pericolosi iceberg. L’alternativa più prudente è scegliere la Rotta Azzorre e mantenersi più a sud, ma questa scelta allunga la regata circa 150 miglia. Insomma, tra due opzioni ci sono 350 miglia di differenze e un mare d’interrogativi che andranno risolti il giorno della partenza.

Andrea Mura a bordo dell’Open 50 Vento di Sardegna torna a regatare in solitario dopo aver dominato nel 2010 un’altra regata riservata a barche con un solo membro di equipaggio, la Route du Rhum nel 2010. E’ stata una vittoria importante perché a dimostrato a livello mondiale che il velista sardo, dopo essere stato vincente sulle barche olimpiche come in Coppa America, poteva lasciare il segno anche nella grande vela oceanica e in particolare nella specializzazione più dura, quella in solitario.

Forte di questo successo Mura è tornato a regatare e ha affrontato nel 2012 due nuove sfide oceaniche: la Twostar e la Transat Quebec – Saint Malò.

Vento di Sardegna vince la Two Handed Transatlantic Race (Twostar: da Plymouth in UK a Newport negli Usa) sia in reale che in compensato IRC insieme a Riccardo Apolloni, stabilendo un nuovo record assoluto di traversata dell’Atlantico da Est verso Ovest in 13 giorni 12 ore e 47 minuti (il precedente record risale al 2000 stabilito da Dame Ellen MacArthur con l’IMOCA 60 – King Fhisher in 14 giorni e 19 ore).

Poi, ad un mese di distanza Vento di Sardegna vince la Transat Québec-S.Malò arrivando primo assoluto tra i monoscafi, stabilendo un nuovo record di traversata per le imbarcazioni di 50 piedi con il tempo di 11 giorni 15 ore e 59 minuti dei 50 piedi, abbassando il precedente record di circa 25 ore stabilito nel 2004 da Giovanni Soldini. A bordo oltre a Mura e Apolloni anche Tommaso Stella e Luca Tosi.

Dopo aver legato il proprio nome a tre regate che hanno fatto la storia della vela oceanica, Andrea Mura si a candida alla Ostar e a migliorare il record di attraversata dei 50 piedi stabilito da Giovanni Soldini in 15 giorni, 18 ore e 29 minuti.

Vento di Sardegna: rinnovata e alleggerita
Il 50 piedi Vento di Sardegna è rientrato in acqua molto diverso da come ne era uscito nello scorso ottobre.

Grazie alla collaborazione con il prestigioso team di progettazione dello Studio Felci ora sotto la barca c’è un nuovo siluro più affusolato e leggero rispetto al precedente, con un risparmio di circa 150 kg.

Anche le vele, dopo che avevano fatto viaggiare Vento di Sardegna per 4 anni percorrendo circa 30.000 miglia, sono state sostitute con nuove creazioni progettate e realizzate da Andrea Mura nella sua Veleria.

Le nuove vele sono ad altissima tecnologia in fibra di carbonio e Tecnora, più leggere e performanti delle precedenti.

Tutto il sartiame è stato sostituito, ora in tondino d’acciaio, con fibra di carbonio ad altissima tecnologia.

Anche tutta la strumentazione di bordo, fornita da Raymarine, è completamente nuova: autopiloti, GPS, plotter, cavi, etc.

Complessivamente ora la barca è più leggera di circa 600 kg, un valore molto elevato, ma nell’insieme la barca ora è più veloce, equilibrata e adatta ad affrontare le imprevedibili situazioni meteo dell’oceano.

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