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Cinque giorni di navigazione nelle insidie del Mediterraneo, cinque giorni per entrare in sintonia con la barca e il viaggio...

Gibiltrerra – Cinque giorni di navigazione nelle insidie del Mediterraneo, cinque giorni per entrare in sintonia con la barca e il viaggio, e adesso, in vista dello Stretto di Gibilterra, Gaetano Mura e Italia si fermano a Puerto Banús, nei pressi di Marbella, Spagna. Un pit-stop necessario al completamento di formalità tecniche per la certificazione del tentativo di record sul giro del mondo in solitario.

Un commissario del WSSRC, il World Sailing Speed Record Council sta arrivando a sua volta in Spagna. Infatti, lo stringente regolamento dell’ente di certificazione internazionale non solo prevede l’omologazione del percorso, ma anche ma anche il controllo della barca, del suo equipaggiamento e l’installazione di una vera e propria “scatola nera” sigillata che, registrando la rotta, trasmetterà in maniera insindacabile i dati sulla posizione reale di Gaetano e Italia. La black box si aggiunge alla completa strumentazione già a bordo di Italia.

Questa procedura, in apparenza formale, rappresenta un passaggio obbligatorio per dare spessore istituzionale e riconoscibilità all’impresa del navigatore italiano, con il diretto coinvolgimento di World Sailing, ossia la Federvela mondiale, che non sarebbe stato possibile a Cagliari.

Per Gaetano e 1off, il suo shore team, e in realtà per tutti coloro che seguono la straordinaria impresa di Italia, è essenziale il percorso da Gibilterra a Gibilterra, il tracciato su cui sarà rilevato e omologato il record. Questa posizione di partenza rappresenta infatti un riferimento ideale, tale da rendere questo record di interesse internazionale, affinché altri atleti in futuro possano decidere di cimentarsi nel tentativo di batterlo.

C’è di più: il team meteo guidato da Andrea Boscolo ha emesso in queste ore un avviso per condizioni avverse lungo la rotta che Italia dovrà seguire per il passaggio nello Stretto di Gibilterra, e quindi il pit-stop tecnico di Gaetano permette di evitare la traversata dello stretto e l’entrata in Atlantico proprio nel passaggio di una violenta depressione. Lo stretto rappresenta un passaggio critico a causa dell’intenso traffico mercantile, notoriamente poco attento alle imbarcazioni a vela.

Questo il breve saluto di Gaetano di questa mattina: “Mare di Alboran in prossimità dello stretto, bava dì vento navi a grappoli e per non farsi mancare niente nebbia fittissima con visibilità zero, si fa fatica a vedere la prua. Navigazione totalmente strumentale, radar acceso, stecchini sugli occhi e zero dormire. Buongiorno da Italia, Gaetano.

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