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Dopo quasi due giorni di navigazione caratterizzata dal vento leggero, la Transat 6.50 è ancora in cerca di un'identità. La flotta, composta da quasi...

Oceano Atlantico – Dopo quasi due giorni di navigazione caratterizzata dal vento leggero, la Transat 6.50 è ancora in cerca di un’identità. La flotta, composta da quasi ottanta scafi, naviga compattissima alla volta di Funchal e si trova nel bel mezzo di Golfo di Guascogna.

Più che di tattica, al momento è una questione di velocità. Fino al passaggio di Cap Finisterre la rotta è praticamente obbligata: ciò che conta, per ore, è solo spingere al massimo. Doppiata l’estrema punta ovest del Portogallo, invece, inizierà una nuova regata, con gli skipper a quel punto liberi di scegliere la prua da seguire per raggiungere la linea di arrivo della prima tappa.

Al momento, a guidare la flotta dei Proto è Team Work Evolution di David Raison che, con oltre 900 miglia da percorrere alla volta del traguardo, vanta poco più di 8 miglia di vantaggio su Nicolas Boidevezi su Defi GDE. Speedy Maltese di Andrea Caracci è oltre la ventesima piazza, staccato di quasi 30 miglia dal battistrada.

Tra i Serie, invece, Ares&Co di Hugo Lavayssiere è incalzato a meno di 2 miglia da Renaud Chavarria. Migliore degli italiani è Andrea Pendibene che, a bordo di Intermatica ITA-520, si trova in decima posizione, attardato di una decina di miglia.

Per seguire la regata sul tracking clicca qui.

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