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Dopo 900 miglia di corsa, qualche minuto dopo il mezzodì il primo Mini è arrivato a Madeira. Sébastian Rogues su Eole Generation GDF Suez...

Madeira – Dopo 900 miglia di corsa, qualche minuto dopo il mezzodì il primo Mini è arrivato a Madeira. Sébastian Rogues su Eole Generation GDF Suez è stato il primo a tagliare il traguardo aggiudicandosi questa prima tappa della Transat 2011 tra i Proto. I suoi diretti inseguitori sono prossimi all’arrivo e si prevede che entro la mezzanotte ben dieci Mini 6.50 siano ormeggiati a Funchal.

Tra loro purtroppo nessun italiano
Andrea Caracci nostro uomo di punta nella categoria Proto sta pagando a caro prezzo sia scelte tattiche radicali che lo hanno fatto spingere troppo a ovest che le bizze del Meteo con un distacco di più di cento miglia. Peccato. Andrea attualmente ventottesimo non merita una classifica così severa, essendo indiscusso il suo valore tecnico e avendo preparato questa regata forse per la prima volta in modo puntiglioso.

Ma si sa questa è la vela: pertanto onore a chi ha avuto la giusta intuizione di mantenersi sulla rotta diretta senza andare a cercare flussi di vento che non sono mai arrivati. Tiziano Rossetti con Una Vela per Emergency sembra aver ingranato il passo e il suo Twister (una barca di Serie anche se corre tra i Proto) sta staccando sempre più la barca gemella il Yak di Maurizio Gallo che chiude la flotta dei Proto. Per loro si prevedono ancora almeno altre 30 ore in mare.

Tra i Serie i primi arrivi avverranno nella notte tra martedì e mercoledì
Possiamo dire con sicurezza che a vincere questa prima tappa sarà sicuramente ancora una volta un Pogo 2. Attualmente infatti per trovare una barca diversa dall’imbattibile disegno di Finot bisogna scendere sino alla nona posizione.

La nostra Susy Beyer a bordo del suo Penelope continua a lottare come una leonessa nel gruppo. Al momento è ventunesimo a settanta miglia da Mariette leader della corsa, da giorni Susy mantiene delle ottime performance di velocità, e il suo distacco da chi gli sta davanti non è poi così grande. Conoscendo la sua grinta non facciamo fatica a immaginare che stia cercando di mettere nel mirino gli spi di Rosen, Blanchard e Lauriere che la precedono di poco, per cercare di passarli in volata tra le isole prima dell’arrivo.

Simone Gesi la segue a ruota dalla trentunesima posizione. Anche per lui le possibilità di rimontare qualche posto in classifica non sono poi così remote.
Giacomo Sabbatini e Sergio Frattaruolo invece esattamente come Caracci scontano a caro prezzo la scelta di una rotta troppo a ovest. Ormai il loro distacco è veramente pesante, superiore alle cento miglia per Giacomo e addirittura superiore alle duecento per Sergio. Un vero peccato che la strategia meteo li abbia penalizzati così tanto. Entrambi non lo meritavano avendo fatto una regata sempre tra i primi dieci sino a Finisterre.

Tra i gli atleti del Med merita una specifica menzione Didac Costa. Lo spagnolo con il suo Zero sta tenendo un passo sorprendente. Si trova in quattordicesima posizione contenendo il distacco dai Pogo 2, D2 e Nacira che lo precedono, e che come tutti sappiamo, dovrebbero avere ben altre performance con il vento alle portanti rispetto al disegno di Lombard.

Nella giornata di domani speriamo di avere i primi commenti a caldo dei solitari che dopo più di 10 giorni toccheranno nuovamente terra.

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