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È difficile scrivere oggi, dopo le tante, troppe, brutte notizie che riguardano gli italiani protagonisti della Transat 6.50.

Oceano Atlantico – È difficile scrivere oggi, dopo le tante, troppe, brutte notizie che riguardano gli italiani protagonisti della Transat 6.50.

Quando succedono questi incidenti, quattro dei nostri che dirigono verso le Canarie per delle avarie, lo schiaffo del mare brucia come sale su una ferita. E anche la costernazione suona fuori luogo: non serve a spegnere neanche un pò della rabbia che devono provare Andrea, Giacomo, Tiziano e Sergio in queste ore.

Dopo le prime 24 ore in mare, idilliache, con luna piena mare piatto e venti portanti da nord-nordest, ieri il brutto tempo annunciato ha fatto capolino. Il vento ha rinforzato, con raffiche fino a trenta nodi e temporali, ed ha cominciato a scompigliare i programmi di lunghe “surfate” fino a Bahia.

Il primo a dirottare su Tenerife è stato Sergio Frattaruolo, che già ieri pomeriggio ha informato una delle barche appoggio della sua scelta, dovuta a dei problemi di elettricità non risolti a Madeira, nonostante la partenza posticipata. Ma non è finita ancora, Sergio non ha annunciato il ritiro… non appena a Tenerife arriverà la pila combustibile di cui ha bisogno, Sergio potrebbe ripartire a vele spiegate.

Sempre ieri, verso le 18, la seconda cattiva notizia. Giacomo Sabbatini, che ci ha emozionati con una partenza da manuale primo fra i Serie alla boa di disimpegno, ha informato la barca d’appoggio La Luciole che si stava dirigendo verso le Canarie per un’avaria al timone. Ma neanche per lui è finita.
È notizia di un’ora fa che Giacomo è arrivato alle Canarie ad inizio pomeriggio e che stavano già lavorando per riparare il timone per poter riprendere il mare. Aspettiamo sue nuove, con la speranza che volti le spalle al più presto a questo scalo forzato.

E anche questo 15 ottobre è iniziato male. La prima brutta notizia riguarda il nostro veterano, Andrea Caracci. Questa mattina, ammainando lo spi, una raffica ha provocato un danno alla crocetta di sopravento, che ha ceduto trascinando via un buon terzo dell’albero. Andrea ha chiamato in Italia, ha detto di stare bene, informando che una barca appoggio l’aveva trainato fino a La Palma.

Alle 17.30 la campana suona anche per Tiziano Rossetti. Come Andrea, anche la sua Una vela per Emergency ha disalberato ed è stato trainato da una barca appoggio a La Palma. Aspettiamo news.

Non vogliamo però finire questa “puntata” con tono malinconico e triste, quindi vediamo gli altri dei nostri che sono ancora in mare cosa stanno combinando.

Fra i Serie, Simone Gesi è nel gruppone in 21esima posizione centrale a sole 40 miglia dal capogruppo Eric Llull, impegnato in una lotta gomito a gomito, a colpi di pochi decimi di miglia, con Nicolas Groux, Benoit Mariette, Hugo Lavayssiere e Benoit Lauriere.

Susy Beyer è 22esima, giusto dietro Simone, ma solo in quanto a posto in classifica: Susy infatti ha scelto una rotta più a est e l’ultima strambata la sta riportando più vicina alla rotta teorica diretta.

Maurizio Gallo con il solo Proto Italiano rimasto in gara per il momento, si trova in trentesima posizione: dopo aver strizzato l’occhio all’isola di Las Palmas, sta ora facendo rotta 210°.

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