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Vendée Globe, partiti! Vendée Globe, partiti!
La nebbia che ha avvolto lo specchio d’acqua di fronte a Les Sables d'Olonne ha obbligato il Comitato di Regata del nono Vendée Globe... Vendée Globe, partiti!

Les Sables d’Olonne – La nebbia che ha avvolto lo specchio d’acqua di fronte a Les Sables d’Olonne ha obbligato il Comitato di Regata del nono Vendée Globe a ritardare di 1 ora e 20 minuti la partenza del giro del mondo in solitario. La pazienza dei 33 skipper è stata infine premiata con un tiepido sole autunnale e una brezza da SE di 10-12 nodi, che si sono rivelati ideali per lo start alle ore 14.20 (ora francese): al colpo di pistola 27 uomini e 6 donne si sono lanciati verso la più grande avventura velica che esista, lunga 24.296 miglia nautiche e diversi mesi.Se gli esordienti hanno vissuto quel ritardo con ansia e tensione, i veterani ne hanno approfittato per fare un pisolino: non tutti hanno dormito molto stanotte…Al colpo di pistola delle 14.20 (ora francese) Louis Burton sul Bureau Vallée 2 aveva già oltrepassato la linea, venendo così penalizzato dalla Giuria: Burton è quindi obbligato a fermarsi per 5 ore a Nord di Lisbona per poi riprendere la regata.In generale, però, nessuno ha spinto in partenza per evitare stupidi incidenti che avrebbero potuto compromettere 4 anni di lavoro. Verso le 16.00  in testa c’è Jérémie Beyou su Charal; seguono Charlie Dalin su Apivia e Alex Thomson su Hugo Boss.

Una mattina di grandi emozioni
Anche se il pubblico era assente dal pontile questa mattina, l’emozione di percorrere la banchina e salire a bordo della propria imbarcazione circondati dagli applausi dagli altri concorrenti e dei tecnici, è stata fortissima: veterani ed esordienti hanno gestito la tensione in modo diverso (si sono visti tanti occhi umidi), ma tutti hanno tirato un grande sospiro di sollievo: dopo settimane di preoccupazione, confinamento e pandemia  sono finalmente liberi di prendere il largo e dedicarsi alla regata della loro vita.Armel Tripon, ad esempio, ha scelto di non avere amici e famiglia sul pontile e si è limitato a brevi commenti per non perdere la concentrazione, mentre raggiungeva la sua Occitaine; Jérémie Beyou di Charal ha, invece, detto:  «È il mio quarto giro, ma ho le stesse emozioni della prima volta. Non è facile, ma è bello essere qui con il mio team e la mia barca che ormai conosco alla perfezione».

Boris Herrmann, skipper dello Yacht Club Monaco ha detto: «Sono felice e pronto a partire. Stranamente non sono particolarmente teso, ma lo sarò presto…».

Sam Davies – skipper di Initiatives Coeur – è arrivata sorridente con il suo compagno Romain Attanasio indossando le calze fortunate rosse con i cuori d’oro: «Sono entusiasta, felice di essere qui con questa barca fantastica e questo straordinario team. Ora sto solo guardando avanti».

Il carismatico Kojiro Shiraishi è arrivato in costume tradizionale giapponese portando il suo bō, un bastone da combattimento… E se Pip Hare, skipper di Medallia, al suo primo giro non ha trattenuto le lacrime e l’emozione, il veterano Alex Thomson, al quinto tentativo, è apparso abbastanza rilassato e vivace: «È una bella mattina, la nebbia si è diradata e il sole è arrivato. Sarà un inizio interessante, ottimo per le telecamere, il vento dovrebbe essere leggero all’inizio. Rinforzerà in serata all’arrivo di un fronte. Dopo Finisterre arriverà da Sud; quello sarà un momento difficile con onde di 5 m dove potrebbero verificarsi anche rotture. Per i primi 5, 6 giorni gli skipper affronteranno situazioni complesse, con fronti secondari che richiederanno diversi cambi di vele. Certamente ci sarà una separazione netta nella flotta. È stato un anno difficile. È un peccato che non ci sia il pubblico. Mi sento felice, privilegiato di aver fatto 4 edizioni prima di questa; forse non ho la stessa tensione di un esordiente, ma vi assicuro che sono molto emozionato anche io: ogni Vendée Globe è la regata della tua vita».

Giancarlo Pedote, unico italiano in gara, al suo primo Vendée su Prysmian Group, ha detto: «Sono pronto. E’ un giorno molto emozionante per il quale ho lavorato moltissimo, Ho fatto tanti sacrifici, tolto tempo di gioco insieme ai miei figli e ore spensierate a mia moglie. Il grande ringraziamento è innanzitutto per i miei sponsor, cominciando da Prysmian Group, che è al mio fianco da oltre 13 anni ed Electriciens sans Frontières, che con il suo lavoro aiuta tante persone a migliorare la loro vita; poi sono grato a tutti gli sponsor tecnici e ai partner storici e che si sono uniti a noi quest’anno. Grazie a Stefania, Paolo, Rémi, Valentin, Anthony, Giovanni, Jerôme e François, che hanno lavorato al meglio delle loro possibilità per permettermi di essere sulla linea di partenza e ai tantissimi professionisti che hanno dato la loro massima disponibilità per aiutarmi e accompagnarmi nella preparazione della barca e di me stesso. E grazie, non da ultimo, all’organizzazione, che ha lavorato in un contesto difficile, dovendo adeguare quasi ogni giorno le procedure e i regolamenti, e che con la sua perseveranza, passione e intelligenza è riuscita a fare in modo che oggi 33 barche e 33 skipper possano partire. Se devo riassumere con una sola parola questa partenza, la parola è GRAZIE».Il presidente della Vendée Globe Yves Auvinet ha fatto i suoi migliori auguri alla flotta: «A tutti voi, amici e compagni marinai, auguro sinceramente una bella regata intorno al mondo, non vedo l’ora di rivedervi. Buona fortuna, buon vento».

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