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Sono bastate tre virate ad Ericsson 3 per dimostrare che Aksel Magdahl non si sbagliava affatto. Raggiunta la longitudine utile a tirare il bordo...

[singlepic=1898,250,170,,left]Volvo Ocean Race – Oceano Pacifico – Sono bastate tre virate ad Ericsson 3 per dimostrare che Aksel Magdahl non si sbagliava affatto. Raggiunta la longitudine utile a tirare il bordo decisivo verso il primo Ice Gate, lo scafo di Magnus Olsson, dato in forte ritardo dagli ultimi rilevamenti, ha mostrato a tutti la sua mano vincente: la rotta nord ha pagato eccome, al punto che Ericsson 3 si appresta ad incrociare davanti a tuttti, con un vantaggio di quelli davvero importanti.

Secondo i computer, il VOR 70 scandinavo, lanciato a sedici nodi sulla coda di una piccola bassa pressione, vanta un margine di 96 miglia su Puma Racing Team, al centro della flotta, e di oltre 150 su Telefonica Blue, impegnato a risalire venti di nordest. La cosa singolare è che l’equipaggio di Bouwe Bekking, penalizzato dalla rottura dello strallo di prua, è il più a sud di tutti, sud che spesso va a braccetto con brezze tese dai quadranti orientali.

Quarto, poche miglia dietro Telefonica Blue, è Ericsson 4, seguito a distanza siderale da Green Dragon, mai tra i protagonisti della frazione, partita da Qingdao tre settimane fa.

Leg 5, day 21, 10.00 GMT, rankings
1. Ericsson 3 SWE (Magnus Olsson/SWE) DTF 6207 nm
2. Puma Racing Team USA (Ken Read/USA) +96 nm
3. Telefónica Blue ESP (Bouwe Bekking/NED) +153 nm
4. Ericsson 4 SWE (Torben Grael/BRA) +154 nm
5. Green Dragon IRL/CHN (Ian Walker/GBR) +205 nm
Team Delta Lloyd NED/IRL (Roberto Bermudez/ESP) DNS
Telefónica Black ESP (Fernando Echávarri/ESP) DNS
Team Russia RUS (Andreas Hanakamp/AUT) DNS

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