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Volvo Ocean Race, in lotta per il podio Volvo Ocean Race, in lotta per il podio
La notte passata la flotta ha incontrato condizioni fra le più dure di questa undicesima edizione della Volvo Ocean Race, con onde di sei... Volvo Ocean Race, in lotta per il podio


Video courtesy Volvo Ocean Race.

Auckland – La notte passata la flotta ha incontrato condizioni fra le più dure di questa undicesima edizione della Volvo Ocean Race, con onde di sei metri e 25-30 nodi di vento contrario. Tuttavia, malgrado uno scenario di quasi sopravvivenza, il team francese di Groupama 4 guidato da Franck Cammas è riuscito a mantenere la leadership e addirittura a consolidare il suo vantaggio, portandolo a più di 110 miglia al rilevamento delle 14, quando per i transalpini sono ormai solo 226 le miglia di distanza da Auckland e da una prima affermazione in una tappa oceanica.

Sebbene alla flotta manchino ormai poche centinaia di miglia all’arrivo, queste ore finali stanno dimostrando di essere fra le più dure vissute dagli equipaggi, anche perché alle condizioni meteo difficili si aggiunge anche la naturale stanchezza degli uomini, dopo quasi tre settimane di navigazione: “Sembra di correre nel fango, più ci avviciniamo alla meta, più fatica facciamo” ha scritto oggi l’MCM di Abu Dhabi Nick Dana. Tutti e sei i Volvo Open 70 stanno navigando di bolina, contro un mare molto formato, in avvicinamento a Cape Reinga dove la situazione è resa peggiore da una forte corrente e a bordo si lavora in continuazione, dando mani di terzaroli, cambiando vele e spostando varie tonnellate di materiale quando si vira. Facendo particolare attenzione a non rompere nulla, vista anche la breve sosta che attende i team ad Auckland, dove il tempo per le riparazioni prima della prossima, impegnativa tappa sarà molto limitato.

La barca pesta violentemente sulle onde, ricorda quello che è successo nel mar cinese meridionale” ha spiegato Yann Riou da bordo di Groupama. A fargli eco le parole del timoniere Charles Caudrelier, registrate nel corso di un collegamento audio con Alicante: “C’è stanchezza e tensione, ovviamente, per cercare di non rompere e di non perdere la regata proprio adesso. Dobbiamo passare la punta, di cui non so molto, ma Franck (Cammas) e Jean-Luc (Nèlias) hanno detto che è simile a quello che in Bretagna di chiama “raz”, cioè un posto dove c’è un sacco di corrente e molta onda per diverse ore. Dovremo passare senza fare danni”. Chiaramente la prima posizione motiva molto gli uomini di Groupama: “C’è dell’euforia a bordo! Siamo abbastanza avanti e abbiamo fatto una bella regata. C’è sempre un po’ di paura di perdere all’ultimo momento ma è normale. L’euforia per l’arrivo ci dà molta carica”. E, a bordo della barca francese c’è un velista che è particolarmente e giustamente euforico, l’unico Kiwi Brad Marsh: “Brad è felicissimo. Era il suo sogno arrivare a casa prima degli altri, sarà una bella rivincita per lui. Sarà la sua e la nostra prima vittoria e non vediamo l’ora di arrivare. Però finchè non tagliamo quella dannata linea, tutto è possibile” ha concluso Caudrelier.

Alle spalle dei leader, è una lotta senza quartiere quella che si sta combattendo per gli altri gradini del podio fra Camper ETNZ, Puma Berg e Telefónica. Che non si gioca solo sulle distanze all’arrivo ma anche sul posizionamento rispetto a una nuova transizione di vento, con arie leggere a cui dovrebbero sfuggire i francesi ma non gli inseguitori. Fiutando l’opportunità di un piazzamento importante, Camper ETNZ si è spinto più a ovest, forse anche nella speranza di trovare meno onda sottovento all’isola: “Ci siamo posizionati sottovento agli altri – ha detto questa mattina lo skipper australiano Chris Nicholson – Ora si tratta di continuare a spingere e poi vedremo cosa fare“. Secondo il meteorologo Gonzalo Infante gli ispano-neozelandesi si sono posizionati bene per un attacco e se dovessero trovare un salto di vento a destra potrebbero riavvicinarsi molto al duo sopravento.

Il duo formato da Team Telefónica e Puma Berg e che si trova più a ovest sta dando vita a un duello serratissimo con la barca spagnola a sole due miglia da quella americana. Lo skipper di Puma Berg Ken Read ha descritto le condizioni brutali dell’ultima giornata e ha spiegato il dubbio tattico della lotta con Camper ETNZ e Telefónica: “Tutto il giorno abbiamo avuto onde di sei/otto metri, cattive. Ci siamo guardati un po’ di volte e ci siamo chiesti cosa abbiamo fatto di male per meritarci tutto questo. Un temporale dietro l’altro, vento, pioggia, onde brutte. E’ stato un giorno importante, abbiamo preso una decisione difficile perché prima di tutto avevamo una decina di miglia di vantaggio su Telefónica quando sono venuti qui e Camper ETNZ non era molto dietro a loro. Abbiamo sperato che restassero insieme, ma non lo hanno fatto e quindi anche noi abbiamo dovuto scegliere. Abbiamo scelto la sinistra, e per il momento ci va bene, in termini di approccio al capo“. Read tuttavia pensa, come i suoi avversari che la lotta sia tutto tranne che finita: “Una volta che ci avvicineremo all’isola ci saranno altri problemi. Se il tempo si comporterà in modo strano lungo la costa della Nuova Zelanda, penso che ogni scommessa sarebbe inutile. E’ stata una tappa dura, non mi soprenderei se ci ritrovassimo tutti insieme sul traguardo”.

Intanto, poco più dietro Team Sanya e Abu Dhabi Ocean Racing sono impegnati in un altro duello, per non essere fanalini di coda ma anche per cercare di rientrare sul terzetto davanti. Entrambi stamattina si sono portati sulla stessa rotta di Telefónica e Puma Berg, virando per prendere sopravento e cercare una rotta più diretta. All’ultimo rilevamento Abu Dhabi è a 46 miglia dalla quarta posizione, cioè 30 meno rispetto a ieri e Sanya lo insegue a una ventina di miglia.

Gonzalo Infante prevede che i leader di Groupama possano evitare gli effetti peggiori della transizione fra i due sistemi meteo, che dovrebbe far girare il vento a nord dopo la mezzanotte di oggi: “Groupama dovrebbe rimanere nel vento, ma gli inseguitori dovranno far fornte a arie più leggere nella zona di transizione e gestire il moto ondoso residuo”.

Posizioni al rilevamento delle ore 13 GMT (14 ora italiana) del 9 marzo 2012:
1. Groupama Sailing Team, a 226 miglia da Auckland
2. Camper ETNZ, a 110,6
3. Puma Berg, +131,7
4. Team Telefónica, +133,6
5. Abu Dhabi Ocean Racing, +179,9
6. Team Sanya, +198,1

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