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Con la Volvo Ocean Race in avvicinamento alle pericolose acque infestate dai pirati, arriva una notizia poco confortante. Al largo delle coste del Kenya,...

LifeSail on Attualità – Kenya – Con la Volvo Ocean Race in avvicinamento alle pericolose acque infestate dai pirati, arriva una notizia poco confortante. Al largo delle coste del Kenya, sabato 15 novembre, pirati somali hanno dirottato una petroliera Saudita, la Sirius Star, con un carico molto prezioso, due milioni di barili di petrolio. La nave, di dimensioni tre volte superiore a una portaerei americana, è stata attaccata da un gruppo ben organizzato ma, fa sapere un portavoce, l’equipaggio non ha riportato conseguenze, sta bene e nessuno è rimasto ferito, nemmeno in modo lieve. Nella maggior parte degli attacchi, lo scopo del gruppo di assalto – continua il portavoce – è quello di prendere in ostaggio il Capitano, il direttore delle macchine e i rigistri della nave, per poi chiedere un riscatto sapendo bene di riuscire ad incassare circa cinquantamila dollari per ogni membro alto in carica. Prassi ormai molto nota, per evitare inutili stragi.
Purtroppo il fenomeno di questi attacchi è sempre crescente. Dal 2000 al 2006 si registrano più di 2400 atti di pirateria e si apprende dagli esperti, che il territorio in cui operano è sempre in espansione e ad oggi misura circa 1,1 milione di miglia quadrate. Il loro reddito? Tra i tredici e i sedici miliardi di dollari ogni anno.

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