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La congiuntivite virale ha obbligato Pietro D'Alì ad abbandonare la Solitaire du Figaro alla vigilia della partenza dell'ultima tappa. Su consiglio del medico di...

[singlepic=192,170,250,,left]Solitaire du Figaro – Cherbourg – Brutte notizie per Pietro D’Alì alla vigilia della partenza della terza e ultima tappa della Solitaire du Figaro, estenuante rally per solitari disputato a bordo dei Figaro, monotipo ad alta prestazioni costruito dalla Beneteau.
Il velista milanese, sedicesimo in classifica generale e unico italiano in gara a bordo di McLouis, è infatti stato costretto al ritiro a causa del peggioramento della congiuntivite virale che già sul finire della seconda frazione lo aveva obbligato a restare per lungo tempo sotto coperta. A consigliare l’abbandono è stato il dottor Jean-Yves Chauve, medico ufficiale dell’evento, preoccupato dalla particolare aggressività della malattia. Nonostante le cure mirate a base di antibiotici, infatti, la congiuntivite ha provocato delle lesioni ulcerose ai bulbi oculari di D’Alì, messo fuori combattimento dal dolore fortissimo e dal momentaneo calo della vista.
“Con l’aiuto del dottor Chauve e dell’oculista abbiamo provato ogni rimedio possibile, antibiotici e cure d’urto – ha detto Pietro, deluso, al telefono – ma non ci sono stati miglioramenti ed è davvero impossibile navigare ridotto così. Il dolore mi impedisce di dormire da due notti e a terra quasi non riesco a camminare perché vedo malissimo. Ho dunque accettato il suggerimento del medico di non partecipare alla terza e ultima tappa, non posso fare altro. Regatare in queste condizioni sarebbe pericoloso per me e per McLouis: la tappa prevede una lunga navigazione nel canale della Manica che è molto trafficato e richiede massima attenzione. Con la mia vista menomata non è possibile”.

Per quanto riguarda la regata, il via della terza tappa – Cherbourg-Aber Wrac’h di oltre ottocento miglia – già entrata di diritto nella storia dell’evento a causa della sua lunghezza, è previsto per domani pomeriggio.
Il percorso è stato illustrato dal Direttore di Gara, Jaques Caraes: “Dopo il via, per il quale ci aspettiamo una bella brezza sui quindici-diciotto nodi, gli skipper raggiungeranno una boa di disimpegno e, dopo aver attraversato la Manica, si lanceranno verso le Isole Scilly, cominciando poi la risalita verso l’Isola di Man tramite il Saint George Channel che, largo appena quaranta miglia, separa il Galles dall’Irlanda. A parte la forte corrente e l’intenso traffico tipico di questi mari, gli scafi dovranno fare i conti con previsioni meteo piuttosto complesse: per sabato mattina, infatti, sono previsti venti sino a trentacinque nodi”. 
Caccia aperta a Nicolas Troussel, leader della graduatoria provvisoria a bordo di Financo sin dall’avvio grazie all’ottima prova di cui si è reso protagonista tra i refoli evanescenti della prima frazione. Al secondo posto, a 6h17m52s minuti, c’è il vincitore della seconda tappa Gildas Morvan su Cercle Vert. Terza posizione per Erwan Tabarly su Athema, staccato di quasi sette ore e mezza.

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