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Poco vento ma tanta corrente per i centoottantanove partecipanti alla Veleziana 2010 cominciata oggi sabato 23 ottobre alle 14.30 nella spettacolare cornice del bacino...

Veleziana – Venezia – Poco vento ma tanta corrente per i centoottantanove partecipanti alla Veleziana 2010 cominciata oggi sabato 23 ottobre alle 14.30 nella spettacolare cornice del bacino di S. Marco. Un percorso invertito rispetto all’originale – che prevedeva la partenza in mare aperto e arrivo davanti al salotto buono della città – proprio per evitare che il cambio di marea disturbasse l’andamento della regata. La brezza che ha soffiato troppo lieve non è riuscita a far arrivare gran parte della flotta e a tagliare il traguardo sono stati davvero in pochi.

Difficile ed entusiasmante la partenza, stretta tra la punta della Dogana e l’isola della Giudecca, da dove Brava è scattato (però pare con l’aiuto del motore, ora sottoposto al vaglio dei giudici). Campione del Garda rimane impegnato in una serie di virate nel grosso della flotta e fa fatica a rimontare. Black Angel di Paolo Striuli allunga il passo e si fanno strada Boé di Ugo Campaner, Spin One di Piero Saccomani, i campionissimi di Sideracordis Tecnostrutture Trave Rep di Pier Vettor Grimani, Blucolombre di Massimo Juris e Vulcangas di Luigi Zennaro. Gli unici piccoli a reggere il confronto sono l’Ufetto 22 Dateli di Emanuele Carbonelli e Dragonero. Troppo crocieristico l’armo de L’Orsa del sindaco Giorgio Orsoni per permettere a un equipaggio agguerritissimo formato da Paolo Trevisanato, Francesco Rigon e Cesare Bozzetti di far emergere il proprio valore.

La regata è una veleggiata in andatura portante fino al traguardo del Lido. Le insidie però ci sono eccome e ne fanno le spese barche molto quotate, che a causa della corrente insidiosa non riescono a portare a termine la loro prova.

Brava conclude la regata in meno di un’ora, tallonato da Campione del Garda Sector no Limit e Vulcangas. Ma è il quarto assoluto, Black Angel a rovinare la festa agli uomini di Libero Grandi e Luigi Zennaro: protestati entrambi il primo per l’utilizzo del motore a meno di cinque minuti dalla partenza; il secondo per aver toccato la boa d’arrivo.

Ora la parola passa ai giudici che vaglieranno le ragioni di protestanti e protestati e formuleranno un verdetto che potrebbe cambiare i piani alti della classifica.

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