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Restano meno di 300 miglia alla linea del traguardo di Cardiff in Galles, le due barche olandesi si trovano a sole 2 miglia di...

Oceano Atlantico – Restano meno di 300 miglia alla linea del traguardo di Cardiff in Galles, le due barche olandesi si trovano a sole 2 miglia di distanza e lottano per ogni metro e ogni decimo di nodo di velocità in più. Dopo essersi liberati dalla morsa di una zona di alta pressione a ovest dell’Irlanda che ha fermato la loro marcia, le sette barche devono ora affrontare un nuovo ostacolo, una depressione al largo di Land’s End, la punta più occidentale dell’Inghilterra. Una bassa pressione che costringerà le barche a navigare di bolina, virando per restare su quella che ritengono essere la rotta più veloce per il traguardo. Le ultimissime miglia saranno improntate alla tattica, alla scelta della migliore combinazione di vele e soprattutto alla conduzione e massima velocità del mezzo.

Avendo perso la vittoria proprio sul filo di lana nella ottava tappa, è facile prevedere che Team Brunel voglia “vendicarsi” di MAPFRE e Dongfeng Race Team vincendo la Leg 9. Al rilevamento delle ore 15 italiane, i franco/cinesi di Dongfeng Race Team si trovavano in terza posizione, distaccati di più di 30 miglia, mentre MAPFRE era quinto a più di 87 miglia. Bouwe Bekking, skipper di Team Brunel e veterano del giro del mondo, ha detto che con le due barche rosse più dietro, l’obiettivo del suo equipaggio era ora quello di superare AkzoNobel, cercando di vincere la sua seconda tappa. “L’ultima parte sembra difficile, dobbiamo gestire una depressione proprio fuori Land’s End, il che significa andare di bolina e virare, poi un’altra zona di bonaccia prima di arrivare sul traguardo. Crediamo che Dongfeng spingerà al massimo e cercherà di andare a sud-est perché è la sua unica chance di recuperare miglia. Ma potrebbe essere rischioso perché potrebbero restare intrappolati nel centro della bassa, senza aria. Non possiamo controllarli, navighiamo in un sistema meteo diverso, e quindi non dobbiamo pensarci più di tanto. Dobbiamo fare le mosse giuste e pensare a quello che è meglio per noi.”

Bekking ha aggiunto che: “Per noi l’obiettivo numero un è battere gli autobus rossi, in modo da mantenere viva la speranza di vincere overall. Prima pensiamo a quello, e poi cercheremo di passare chi ci sta davanti.” Anche AkzoNobel sta giocandosi il tutto per tutto nella lotta finale. “Siamo pronti per un lungo match-race, potenzialmente lungo fino al traguardo.” Ha detto Chris Nicholson da bordo di AkzoNobel.

Oltre alla battaglia fra le sette barche, c’è anche una lotta speciale che riguarda i due velisti gallesi: Bleddyn Mon di Turn the Tide on Plastic e Trystan Seal di Sun Hung Kai/Scallywag, che puntano entrambi ad arrivare primi a “casa”.

“Ci sono due gallesi nella regata e stanno lottando proprio fra loro. C’è Bleddyn Mon con noi e Trystan Seal con Scallywag e ce la stiamo battendo per riportare a casa un eroe locale.” Ha detto la skipper Dee Caffari, attualmente in sesta piazza con Turn the Tide on Plastic. “Sono sicura che entrambi diventeranno delle celebrità da qui alla fine dello stopover, e noi dobbiamo trovare le nostre vittorie.”

Intanto domenica mattina è stato aperto il Race Village di Cardiff, la città gallese diventa così la terza località del Regno Unito ad ospitare la Volvo Ocean Race, dopo Southampton e Portsmouth.

Le ultime previsioni danno l’arrivo dei primi nella tarda nottata di lunedì o nelle prime ore di martedì, mentre il resto della flotta seguirà nel corso della giornata.

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