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Scoppia la querelle tra Napoli, assegnataria del'unica tappa italiana delle AC Word Series del 2013, e Venezia, che da contratto sottoscritto con l'America's Cup...

Venezia – Scoppia la querelle tra Napoli, assegnataria del’unica tappa italiana delle AC Word Series del 2013, e Venezia, che da contratto sottoscritto con l’America’s Cup Event Authority godeva della certezza di avere nuovamente gli AC45 nelle acque della laguna.

Sull’argomento interviene il Gazzettino, con un’esauriente articolo a firma di Michele Fullin, che vi proponiamo (per leggere la versione integrale cliccate sul link):

Venezia non rinuncia alla Coppa America dopo lo “scippo” da parte di Napoli e promette battaglia. Le date comprese tra il 16 e il 21 aprile erano state decise per contratto nei primi giorni di settembre 2011 e, per il sindaco Giorgio Orsoni, i contratti devono essere rispettati. Per questo ha dato mandato all’Avvocatura di vagliare la situazione, per poi decidere a bocce ferme.

Fino all’ultimo gli americani ci hanno chiesto soldi – dice Orsoni – mentre noi abbiamo detto loro che c’è un contratto che disciplina le prestazioni reciproche. Ieri, con una lettera, hanno tirato fuori un po’ di scuse risibili, come quelle del debitore che fa di tutto per non pagare. Il fatto è che questi sono rimasti senza soldi e si stanno rivelando contraenti inaffidabili“.

La guerra di carte bollate sarà combattuta nella sede neutrale di Parigi, ma con gli strumenti del diritto italiano come ha preteso da subito Orsoni: “Abbiamo ampi margini di manovra, ma non è detto neppure che riescano a svolgere le regate nelle date indicate. Quelle risultano già “vendute” a Venezia. Attenzione, perché ci potrebbero essere delle sorprese“. Per Venezia non è una situazione facile, perché le regate di aprile erano state già annunciate in pompa magna al Salone Nautico di Genova, con la novità rispetto a quest’anno, che anche le basi logistiche sarebbero state concentrate nella darsena dell’Arsenale. Quindi, ancora più immerse tra il pubblico.

A dare man forte al sindaco è arrivata ieri la mano tesa del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Il sindaco Orsoni ha tutta la mia solidarietà e se deciderà di intraprendere delle azioni saremo al suo fianco. È una scelta inspiegabile e inammissibile – ha aggiunto Zaia – per il Veneto questa manifestazione vale un indotto di 40 milioni di euro e per il dissesto finanziario Napoli ha avuto due miliardi dallo Stato. Non dico altro. È ora che ci si renda conto che il periodo delle vacche grasse è finito per tutti. Immagino ci siano tutti gli elementi per azioni anche legali a vario livello. Il sindaco di Venezia decida il da farsi e sappia che siamo al suo fianco“.

Il fatto che Napoli abbia conquistato gli americani dell’America’s Cup Events Authority a suon di milioni ha scatenato le ire anche dell’assessore regionale al Bilancio, Roberto Ciambetti. In tutto, infatti, Napoli ha tirato fuori 4 milioni e 200mila euro: due milioni sono già stati versati, un milione 300mila lo tirerà fuori la Camera di commercio, 300mila euro li sborserà la Regione e il resto il Comune. Venezia avrebbe invece speso solo 250mila euro “pubblici”.

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