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Barcolana internazionale, Barcolana con tanti imprenditori, Barcolana con Bora, fino a 20 nodi. La 43ma edizione della regata di Trieste ha regalato una giornata...

Trieste – Barcolana internazionale, Barcolana con tanti imprenditori, Barcolana con Bora, fino a 20 nodi. La 43ma edizione della regata di Trieste ha regalato una giornata splendida, con vento teso, che ha impegnato tutti: coloro che correvano per vincere e quanti, ovvero la stragrande maggioranza del 1761 iscritti, volevano essere parte della festa.

Esimit Europa 2 di Igor Simcic, con Alberto Bolzan al timone e Jochen Schuemann nel ruolo di skipper ha vinto con un lato di vantaggio sul secondo, Maxi Jena di Mitja Kosmina, che ha dovuto tenere a bada il croato Shining, grande scafo Open tipicamente Adriatico, terzo. Esimit Europa 2 non ha migliorato il record di percorrenza (58’05 contro il tempo del 2010 di 56″13), ma ha stupito e affascinato per la grande precisione di una regata perfetta in ogni sua fase. La line honour, davanti a piazza dell’Unità d’Italia, è stata una ovazione con migliaia di persone ad acclamare il vincitore sulle Rive. Dietro, e fino a metà pomeriggio, la grande festa in mare, ricca di agonismo, mani di terzarolo, acqua in boa e pura passione per la vela. A terra, oltre 300mila persone hanno seguito l’evento e preso parte alla grande festa sulle Rive, mentre in mare gli ultimi tagliavano il traguardo con somma soddisfazione. E’ stata anche una regata di imprenditori, con il presidente delle Assicurazioni Generali, Galateri di Genola, che ha chiuso in 32ma posizione, preceduto in 13ma posizione dall’imprenditore dell’acciaio Luigi Cimolai, al timone del suo Southern Star. Francesco Illy, invece, ha chiuso 42mo assoluto.

Un’emozione unica. Solo così posso definire questa mia prima Barcolana da presidente della Società Velica di Barcola e Grignano – così Vincenzo Spina commenta le sensazioni di questa edizione della Coppa d’Autunno – Tutta la città si stringe attorno alla Barcolana in un abbraccio che da 43 anni spinge questa manifestazione oltre i confini nazionali. Trieste è la Barcolana e la Barcolana è Trieste. Io non posso che ringraziare la tutta città, le forze dell’ordine che hanno garantito la massima sicurezza sia in mare che a terra, tutti i volontari per la passione, l’impegno e il tempo che dedicano a questo evento. Devo ringraziare anche le migliaia di velisti professionisti e amanti di questo sport che, come me oggi, ogni seconda domenica di ottobre si danno appuntamento nel Golfo di Trieste per vivere assieme una grande avventura e fare della Barcolana una grande festa del mare“.

Esimit Europa 2 e la perfezione
Ecco la Barcolana di Esimit Europa 2, il supermaxi europeista di Igor Simcic e dello skipper olimpionico Jochen Schuemann, che conquista il secondo successo consecutivo in una regata-fotocopia dello scorso anno, mancando il record di appena un minuto. Esimit Europa 2 è partito al centro linea prendendo subito una media altissima oltre i 17 nodi di velocità, e ha impiegato solo 18 minuti dalla partenza alla prima boa, facendo praticamente il vuoto alle sue spalle. Mentre il vincitore tagliava il traguardo (con il tempo ufficiale di 58 minuti e 5 secondi), il secondo, Maxi Jena di Mitja Kosmina, virava l’ultima boa davanti al castello di Miramare. All’arrivo il distacco tra primo e secondo è stato di circa 20 minuti. Il vento alla partenza sui 10-15 nodi è andato aumentando fino a superare i 20 nel corso della regata. Solo nella bolina finale è tornato a calare e a farsi più irregolare.

Una regata tecnica
Dietro all’imprendibile, però, è stata una Barcolana tecnica, appassionante, regata vera in tutti i sensi: almeno una ventina di barche che hanno combattuto per i primi posti, senza esclusione di colpi, tra scelte tattiche, manovre, cambi di vele, strategie. La partenza ha premiato chi ha scelto di tagliare la linea verso il Miramare o a metà allineamento, mentre chi è partito davanti a Barcola ha sofferto per qualche buco di vento più insistito, e tra i favoriti qualcuno ha impiegato parecchio per divincolarsi dall’abbraccio dell’enorme flotta. La battaglia per il terzo posto è stata accesa, ed è stata regata vera, tecnica, ricca di scelte decisive, manovre e cambi di vele. Alla fine l’ha spuntata Shining, l’open ben condotto dall’equipaggio del timoniere croato Zeljko Perovic, che a lungo ha persino impensierito Maxi Jena. All’arrivo Mitja Kosmina ha descritto le difficoltà incontrate nel primo lato, quando la rotazione del vento a sinistra ha favorito chi arrivava dal centro del Golfo, costringendo proprio Maxi Jena a una tattica in qualche modo conservativa, allo scopo di marcare Shining. Per questa barca gloriosa il terzo posto è un successo strepitoso: l’open dalle caratteristiche “ali” sulle fiancate, vinse la ventosissima Barcolana nel 2000 con Roberto Ferrarese al timone, e oggi si è confermato molto a suo agio con il vento forte.

Una classifica internazionale
Al quarto posto Mobitel-Veliki Viharnik (lo scafo è lo storico Brooksfield, fattosi sloveno di Portorose, e porta un nome che potrebbe essere tradotto come “tempesta perfetta”, a indicare la sua vocazione a dare il massimo con venti forti, sotto le esperte e orgogliose mani di Dusan Puh che non è un velista qualsiasi, ma è olimpionico jugoslavo del windsurf a Los Angeles, 1984), che è riuscito a superare il Farr 80 Idrusa Calvi Network di Paolo Montefusco e anche il VOR 70 E1 Pewag di Tos Skrt-Golja. Due numeri velici sloveni, uno europeo (quello di Esimit Europa 2 è una barca europea a tutti gli effetti, e batte il guidone dello Yacht Club di Monaco) e uno croato ai primi quattro posti, e il primo italiano è proprio il leccese Paolo Montefusco, quinto. Per trovarne un altro si arriva al settimo, che è Ourdream Fata Assicurazioni con lo spezzino Roberto Zambelli al timone della barca bresciana, e all’ottavo con l’altro Farr 80 Campione del Garda timonato dall’inossidabile Mauro Pelaschier con a fianco Alberto Leghissa. La top ten sul traguardo è completata da Red Carpet timonato dal triestino Stefano Cherin, e dal sorprendente Moonshine del pesarese Edoardo Ziccarelli, vincitore della sua classe 0.

Una Barcolana molto internazionale, quindi, soprattutto nei quartieri alti della classifica. E poco triestina. Stavolta infatti i grandi protagonisti della vela locale hanno dovuto rincorrere. A parte i velisti locali a bordo di Esimit Europa (oltre al timoniere goriziano Alberto Bolzan, il friulano Stefano Rizzi, e i triestini Stefano Spangaro e Nicola Pilastro), troviamo Mauro Pelaschier (che è di Monfalcone) all’ottavo con Campione del Garda, il triestino Stefano Cherin al timone di Red Carpet al nono posto, il triestino Gabriele Benussi dodicesimo alla barra di Aniene Estel secondo in categoria 0 e Mattia Pressich, che fu due volte mondiale Optimist, diciassettesimo al traguardo sull’inossidabile Brava, glorioso level class che fu dell’indimenticato Pasquale Landolfi.

Senza dubbio il vento forte ha favorito gli scafi più grandi anche se più pesanti: i primi nove in classifica sono della categoria Supermaxi. Altri grandi protagonisti Wild Joe, undicesimo assoluto e primo della categoria Maxi, il Supermaxi da crociera Southern Star dell’imprenditore dell’acciaio Luigi Cimolai (al timone oggi in Barcolana), tredicesimo assoluto, e Tutti per AISM, il GP42 di Cesare Bressan con l’ex olimpico di Tornado, Edoardo Bianchi, quattordicesimo e primo nella classe 1. Il duello tra i due Vismara 62 è stato vinto da B2 con Lorenzo Bodini (22°), sul gemello Salinigi di Paolo Andreani (30°). Grande regata anche per le Stelle Olimpiche con l’Arya 415 di Larissa Nevierov, ventisettesime sul traguardo e quinte in classe 1. Vincitore della classe 2 si conferma anche quest’anno Sayonara Olympic Sails Latte Carso, il Millennium 40 del muggesano Roberto Bertocchi, giunto sul traguardo al trentunesimo posto, appena avanti al grande maxi oceanico con bandiera svedese, Susanne of Stockolm, che aveva a bordo, oltre a numerosi imprenditori, il presidente di Assicurazioni Generali, Gabriele Galateri di Genola.

Non era invece il vento giusto per le due gemelle Tuttatrieste. La migliore è stata Tuttatrieste 1 Esse Costruzioni Sikkens Rimaco, con Roberto Distefano, giunta sul traguardo al diciottesimo posto, mentre Tuttatrieste 2 Fratelli Franchini di Marco Franchini con Furio Benussi ha concluso al ventesimo posto, pagando errori e sfortuna dopo un ottimo primo lato grazie al quale era transitata al settimo posto sulla prima boa. Per concludere l’esame dei primi cinquanta posti della classifica, da segnalare anche il quarantaduesimo posto del maxi Navigare di Francesco Illy, il primogenito di Anna ed Ernesto Illy, anche lui – come tutta la famiglia – con il gene della passione per la vela, seguito da Margherita Jackpot Sailing Team di Roberto Mazzuccato, vincitore della classe 4.

I primi di categoria
Categoria SuperMaxi: Esimit Europa 2
Categoria Maxi: Wild Joe
Categoria 0: MoonShine
Categoria 1: Tutti per AISM
Categoria 2: Sayonara
Categoria 3: W Madeline
Categoria 4: Margherita Jackpot
Categoria 5: Mummy One Emk Group
Categoria 6: Code 7 Marine
Categoria 7: Perun
Categoria 8: Maria Adele
Categoria 9: Ileus IV

Per consultare la classifica clicca qui.

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