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Con l'annullamento delle due regate in programma per mancanza di vento, Simon Sivitz Kosuta e Jas Farneti vincono matematicamente il Campionato Mondiale Junior 470...

Auckland – Con l’annullamento delle due regate in programma per mancanza di vento, Simon Sivitz Kosuta e Jas Farneti vincono matematicamente il Campionato Mondiale Junior 470 di Auckland.

I due azzurri domani scenderanno in acqua per prendere parte alla Medal Race finale prevista per le 14.00 locali. Quattro ore più tardi si terrà la cerimonia di premiazione.

La giornata è iniziata sotto una leggera pioggia e un vento da sud sudest di 5 nodi circa. Nonostante le condizioni non fossero ottimali il Comitato di Regata ha deciso di fare un tentativo per far disputare agli atleti una prova. Subito dopo la partenza, mentre l’aria ha iniziato a calare, i due azzurri hanno preso subito la testa del gruppo controllando i diretti concorrenti neozelandesi. Sivitz Kosuta e Farneti sono arrivati in boa per primi con i kiwi relegati in sedicesima posizione. Girata la boa, il vento, che ha perso ancora intensità, è ruotato di oltre 100°. Viste le condizioni il Comitato di Regata ha deciso di interrompere la prova e rimandare tutti a terra. Nulla di fatto quindi, classifica invariata e vittoria per l’equipaggio italiano.

Felicissimo il tecnico federale Gigi Picciau: “La lunga trasferta si avvia alla conclusione e torniamo a casa con il migliore dei risultati possibili, il titolo mondiale. Domani ci sarà la Medal Race ma con i 22 punti accumulati Simon e Jas domani potranno affrontare l’ultima prova con la tranquillità di avere già vinto. La loro è stata una supremazia netta, otto volte primi, un 9° e un 6° su dieci regate disputate. Leggendo la classifica sembra sia stato tutto facile, ma ci tengo a precisare che il risultato arriva dopo mesi di duro lavoro e grandi sacrifici da parte di questi ragazzi che non si son risparmiati. Dall’Europeo disputato in Belgio lo scorso agosto, non hanno mai smesso di allenarsi e anche appena rientrati dall’Australia, dopo il Mondiale ISAF, hanno ripreso subito a lavorare sodo a Cagliari. In Sardegna hanno trascorso tutte le feste Natalizie con un unico obiettivo, quello di arrivare in forma smagliante a questo Mondiale. La scelta di far allenare le giovani promesse con gli atleti olimpici, si è rivelata vincente e questo successo sembra dimostrarlo. A nome della FIV voglio ringraziare lo Yacht Club Cupa, il circolo di appartenenza di questi due giovani promesse, che li sostiene nel loro percorso sportivo, e il loro allenatore di sempre Matjaž Antonaz con il quale condivido questo grande risultato. Domani la medal prevista per le ore 14. Si attende vento forte da mare, alle ore 18 locali la premiazione“.

Oggi è stata una giornata strana – ha raccontato Jas Farneti dalla Nuova Zelanda – con pioggia e pochissimo vento, poi è arrivata una raffica e siamo subito usciti. Il Comitato di Regata ha provato a farci correre una prova ma non c’è stato niente da fare. Siamo partiti bene, marcando con attenzione i neozelandesi, e per tutta la bolina siamo stati in testa, siamo arrivati per primi in boa mentre loro erano nelle retrovie. Mi sarebbe piaciuto chiudere il discorso sul campo di regata ma il vento è calato e ci hanno rimandato a terra. Non abbiamo ancora festeggiato, siamo usciti a cena e abbiamo fatto un brindisi faremo festa domani dopo la Medal che ci teniamo a far bene“.

Siamo molto contenti – ha detto Simon Sivitz Kosuta – tutto il lavoro fatto durante l’inverno è stato ripagato. Domani ci aspetta l’ultimo sforzo, termina il Mondiale e vogliamo concludere in bellezza cercando di disputare una buona Medal. Questo è il nostro ultimo obiettivo e nonostante il distacco in classifica daremo il massimo per raggiungerlo. Poi finita la regata di finale inizieremo a festaggiare“.

Nessuna regata anche per le ragazze del 470 femminile, dove non ci sono atlete italiane iscritte. L’equipaggio olandese Kyranakou-Kisters si presenta al via della Medal Race con 7 punti di vantaggio sulla coppia Bochmann-Panuschka, seconda in classifica, e 12 sulle terze Burnet-Stewart.

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