Mondiali ISAF, qualificati e mazziati
Classi OlimpicheDeriveVela 10 Dicembre 2011 Zerogradinord 0
Perth – Piove sul bagnato a Perth, dove gli atleti azzurri, pur qualificando la nazione per i Giochi di Londra nelle rispettive classi, hanno stentato al punto da centrare la qualificazione alla Medal Race con la sola Laura Linares nell’RS:X femminile e per giunta per il rotto della cuffia. Ma andiamo per gradi, e raccontiamo quel poco che c’è da dire sulle deludenti performance di una squadra italiana in evidente difficoltà. Una situazione amara, specie se si considera il fatto che tra i primi tre delle quattro classi sino ad oggi impegnate tra le boe del Mondiale ISAF di Perth, sventolano i vessilli di undici nazioni differenti.
Dicevamo dell’RS:X femminile, dove la Linares ha chiuso al decimo posto, che vuol dire Medal Race senza possibilità di podio, destinato, non si sa in che ordine, a Lee Korsitz, Matina Alabau e Zofia Noceti-Klepacka. Alessandra Sensini, nonostante un finale a tratti convincente, ha chiuso undicesima, mancando una Medal Race che alla vigilia del Mondiale sembrava cosa scontata. Male anche Flavia Tartaglini, scesa sino al tredicesimo posto dopo essere stata a lungo nella top ten.
Nel 470 maschile gli australiani Belcher-Page la fanno da padroni e contano le ore che mancano alla conquista del titolo iridato. Patience-Bithell e Fantela-Marenic sono potenzialmente in grado di insidiarli, ma i diciassette punti che li separano dagli inseguitori permettono un sonno piuttosto rilassato. Lontanissimo dalla top ten il binomio Zandonà-Zucchetti, che ha chiuso addirittura venticinquesimo.
Nel Finn Filippo Baldassarri ha fatto il minimo sindacale qualificando la classe per Londra. Per lui un ventiquattresimo assoluto, risultato che corrisponde al diciassettesimo per nazioni. In vetta alla classifica, Ben Ainslie vola verso la Medal Race con un margine tutto sommato rassicurante su Giles Scott e Pieter-Jan Postma.
Tra i Laser Radial, dove Francesa Clapcich non è mai entrata in regata per davvero, a giocarsi il titolo saranno Marit Bouwmeester, Evi van Acker e Paie Railey.
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