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Si è conclusa con il successo di El Desafio la Copa del Rey, importante appuntamento dell'altura internazionale. Tra i TP52 piazzati sono risultati Bribon...

[singlepic=168,250,170,,left]Copa del Rey – Palma di Maiorca – E adesso un po’ di vacanza. Ce n’è davvero bisogno: dopo due intense settimane di regate, l’equipaggio di Mutua Madrilena, filtriamo tutto attraverso le loro azioni perchè rimasto unico equipaggio italiano in gara dopo il ritiro di Audi TP52 Powered by Q8, è esausto.
E che regate. Prima la tappa MedCup di Puerto Portals, quindi la Copa del Rey; prima un sesto, quindi un quarto.
Oggi, infatti, nonostante a bordo si respirasse aria di colpo grosso, le cose non sono andate come sperato dai supporter di Mutua. Tale il desiderio di far bene dell’equipaggio, tale la consapevolezza di quanto importante sia partire con il piede giusto in una classe così livellata, che già al via i giochi erano fatti. Sulla sirena, infatti, la prua malandrina ha attraversato la linea con un attimo di anticipo: infrazione prontamente sottolineata dalla Barca Comitato, lesta nell’issare la X e a spegnere sul nascere i cullati sogni di gloria.
Chi si sente in colpa si depenalizza: il primo è proprio Mutua Madrilena. Favini poggia deciso: passano dieci, venti, trenta secondi. Lo scafo rientra dagli estremi e riparte, con la “fedina” ripulita, ma troppo indietro per credere nella possibilità del colpo a sorpresa. Non che Vascotto e i suoi si siano arresi all’evidenza. Da loro la solita prestazione cuore e muscoli, ma il passo micidiale dei primi ha reso impossibile la rimonta e la classifica di ieri si è cristallizzata.
Mutua Madrilena quarto, quindi, a conclusione di una serie priva di quella regolarità che, almeno a occhio, sarebbe valsa una piazza sul podio.
Davanti al binomio Vascotto-Favini, su nove prove comunque capace di centrare il podio in quattro occasioni, si sono piazzati Platoon, già terzo a Puerto Portals, Bribon, ottimo secondo nonostante uno scafo non troppo recente, e gli “americanizzati” di El Desafio.
Gli iberici meritano un discorso a parte: indietro in MedCup, a Palma hanno mostrato ottimi margini di miglioramento. Merito loro o merito di Terry Hutchinson? La via di mezzo è lastricata d’oro, questo è certo, ma dalle retrovie arrivare ad imporsi nella più importante manifestazione della stagione, proprio in concomitanza con la salita a bordo di Mr. Quantum Racing, è un fatto che genera più di qualche perplessità. A Cartagena, teatro della quinta tappa dell’Audi MedCup, vedremo se è vero che a pensar male, molto spesso si finisce per azzeccarci.

Per consultare la classifica clicca qui.

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