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I dieci team che sono iscritti al Louis Vuitton Trophy hanno lavorato per una giornata di allenamento. Prendono confidenza con il campo di...

Louis Vuitton Trophy – La Maddalena – I dieci team che sono iscritti al Louis Vuitton Trophy hanno lavorato per una giornata di allenamento. Prendono confidenza con il campo di regata, una zona di mare protetta dal moto ondoso ma dove il vento, che in questi giorni si è fatto aggressivo, arriva forte.

Per tutti è il modo per entrare in confidenza con le quattro barche, due messe a disposizione da BMW Oracle Racing e due da Mascalzone Latino Audi Team.

A La Maddalena è arrivata anche la pioggia. Come dice Flavio Favini, uomo chiave del pozzetto di Mascalzone Latino Audi Team: “Sono tre settimane che sono in Sardegna e faccio fatica a fare asciugare i vestiti: speriamo che il meteo si sistemi. A parte questo posso dire che siamo stati piuttosto fortunati: in mattinata abbiamo svolto due sessioni con un bel vento di Maestrale. Sono stati due turni molto proficui. Poi, a pomeriggio, siamo tornati in acqua con lo Scirocco: anche in questo caso, nonostante la perturbazione, abbiamo completato la terza sessione. Come avversari abbiamo avuto Team Origin e Artemis. Una volta siamo rimasti da soli. Durante gli allenamenti cerchi di valutare la performance dell’avversario, di studiarlo, ma sei principalmente concentrato su quanto accade a bordo della tua barca e a come lavora l’equipaggio”.

Per Azzurra l’appuntamento è importante, perchè si corre vicino al suo club. Checco Bruni, skipper e timoniere, è appena tornato dalla seduta di allenamento: “E’ andata benissimo, con un’alternanza di vento ideale, da poco a molto, tra i 10 e i 22 nodi. Il campo di gara era stupendo. Oggi, dopo una buona seduta con i francesi, il tempo è peggiorato. La seconda sessione, in pratica, non c’è stata. Abbiamo navigato 15 minuti sotto la pioggia prima che il Comitato ordinasse di ammainare le vele. Fortunatamente, aggiungo, perché poco dopo è arrivata una ‘bombarda’ da 30 nodi. Spero che ci facciamo recuperare domani. Comunque, sono soddisfatto. Gli allenamenti a Valencia sono andati al meglio, i ragazzi sono carichi, il gruppo è compatto, c’è l’adrenalina giusta. Tecnicamente siamo a posto. La variabile della fortuna vale per tutti e dunque sono tranquillo”.

Per Luna Rossa è quasi un debutto: la squadra, che ha regatato insieme con il TP52 a Cascais, unisce alcuni elementi della vecchia guardia, come l’inossidabile Torben Grael e il navigatore Matteo Plazzi (vincitore con BMW Oracle Racing della Coppa America in febbraio) a nuovi arrivi, primo tra tutti lo skipper e timoniere Ed Baird, che era su Alinghi.

Dice Torben Grael: ”Abbiamo buone sensazioni, ci siamo allenati a Valencia per ritrovare la sintonia. Da tanto tempo non navighiamo insieme… ci ricordiamo quasi tutto ma dobbiamo ritrovare i vecchi automatismi. Con Ed Baird cominciamo adesso a lavorare insieme e dobbiamo trovare nuovi canali di comunicazione. Ma ci intendiamo già e faremo progressi”.

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