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Volano verso Città del Capo Campagne de France e BSL, battistrada di una Global Ocean Race che certo non può dirsi emozionante in virtù...

Oceano Atlantico – Volano verso Città del Capo Campagne de France e BSL, battistrada di una Global Ocean Race che certo non può dirsi emozionante in virtù dei soli sei iscritti e dei rapporti di forze che, a meno di imprevisti, renderanno davvero difficile agli inseguitori poter puntare anche a un semplice successo di tappa.

I binomi Mabire-Merron e Field-Field fanno loro il motto che vuole i ricchi diventare sempre più ricchi e allungano il passo, staccando di oltre 600 miglia Cessna Citation e Financial Crisis, seperati tra loro di quasi 130 miglia.

Da bordo di Finacial Crisis, dove coabita con Paul Peggs, Marco Nannini racconta: “Ho totalmente perso cognizione dei giorni, siamo alla quarta settimana di regata, credo. Ieri sera, per la prima volta, ho dovuto mettere un maglioncino, tra l’altro cosa molto apprezzata dopo il caldo umido delle ultime settimane fra i Tropici e l’Equatore. Trovo il tutto ancora molto affascinante. Vedere le albe e i tramonti, spostarsi di orario mentre noi ci muoviamo ad ovest e le temperature cambiano, passando dal soffocamento al fresco. Anche la stagione è cambiata, mi dicono a Londra fa già freddo autunnale, sotto i 10 gradi, qui invece respiriamo l’aria speranzosa ed allegra della primavera. Arriveremo a Cape Town con gli alberi in fiore, essendoci lasciati alle spalle alberi pronti a spogliarsi per l’inverno. Questi cambiamenti li diamo per scontati quando prendiamo un volo, ma l’idea di arrivarci piano piano in barca la trovo ancora straordinariamente affascinante“.

Basta allora con queste fascinazioni fanciullesche. Ma in fondo cosa siamo noi se non ragazzoni che muovono la loro barchetta su questa palla che è il mondo, come abbiamo fatto da bambini con un dito sul mappamondo a lezione di geografia. Ci sono così tanti aspetti di questo viaggio che richiamano i sogni di ognuno di noi da bambino che è difficile noi perdersi in pensieri“.

Per questo e tanti altri motivi ringrazio di cuore tutti coloro che hanno risposto al mio appello equatoriale per donazioni a favore della nostra magrissima cassa di bordo. Oramai mi sento come un accattone che ripete la stessa storiella milione di volte, ma visto che sono in mezzo all’Oceano faccio meno paura dell’accattone, anche se non garantisco di essere affatto più profumato. Questa settimana un grosso grazie a Achim T, Jonathan H, Michael M, Daniela G, Jon S, Giovanni I, Mervyn W, Etienne G, Giovanni P, Bruce M, Kim K e Dimitri per il loro aiuto. Se volete unirvi anche voi a questa stramba iniziativa a nostro favore potete farlo alla pagina www.marconannini.com/it/aiutaci dove scherzandoci un po’ su e facendo filosofia, cerchiamo di tirar su soldi veri per portare a termine questo sogno“.

Per quanto riguarda la navigazione tutto molto tranquillo a bordo di Financial Crisis. Il vento sta purtroppo già iniziando a calare, siamo passati dal fiocco al gennaker pesante, e poi al gennaker leggero. Ormai abbiamo poco più di una decina di nodi di vento. I due cavalli pazzi in testa sono in venti totalmente diversi, portanti e sostenuti oramai viaggiano in una regata tutta loro“.

Il nostro avversario immediato ha da ieri, e per ancora circa 12 ore, condizioni meteo più favorevoli delle nostre ed inevitabilmente sta accumulando distacco, ma dovrebbe poi trovarsi in arie leggere a partire forse già da stasera. Il meteo a venire è molto complesso. Una forte depressione seguita da una estesa alta pressione potrebbero costringerci ad un giro dell’oca non da poco… per ora aspettiamo sviluppi, visto che mi sembra tutto ancora troppo incerto per lanciarsi in voli pindarici su rotte improbabili“.

Per seguire la regata tramite il tracking clicca qui.

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