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Dopo appena quattordici ore di mare, quando ancora non era transitato attraverso la longitudine di Capo di Buona Speranza, Sec. Hayai, il Class 40...

Cape Town – Dopo appena quattordici ore di mare, quando ancora non era transitato attraverso la longitudine di Capo di Buona Speranza, Sec. Hayai, il Class 40 di Nico e Frans Budel protagonista della Global Ocean Race, ha disalberato. Brutta notizia per il team olandese e per il Comitato Organizzatore, già in difficoltà a causa del limitato numeri di iscritti (sei).

Poco dopo la mezzanotte, mentre cercavano di prendere il ritmo in vista della lunga frazione alla volta di Wellington, i due skipper si sono trovati a risalire una brezza di media intensità e ad affrontare un moto ondoso particolarmente pronunciato con il solent e una mano di terzaroli. Pochi minuti dopo aver virato davanti a Mast Bay, la rottura di una sartia ha causato il cedimento e la conseguente caduta dell’albero lungo la fiancata sinistra del Class 40 olandese.

Avevo appena puntato il paterazzo di sopravento e mi apprestavo a mollare quella ormai inutilizzata quando abbiamo sentito un botto molto forte – ha spiegato Frans Budel dopo essere rientrato in porto – Un’istante e ho visto l’albero cadere in acqua e spaccarsi in due pezzi“.

Abbiamo fatto tutto con calma, senza farci prendere dal panico – ha continuato il settantaduenne Nico Budel – Siamo riusciti a salvare le vele, ma non era bello essere sballotati dal mare con l’albero spaccato che si appoggiava alla fiancata della barca“.

I due skipper sono piuttosto abbattuti, anche perchè avevano speso la lunga sosta in Sudafrica eseguendo una serie di interventi molto importanti. Tra questi, Nico e Frans Budel, che nella prima frazione avevano chiuso nelle retrovie, si erano dedicati alla rimozione della chiglia e alla sostituzione di tutti i prigionieri. Un lavoro completato solo il giorno prima della partenza alla volta della Nuova Zealanda.

Nonostante il contrattempo, Nico Budel, già ritiratosi dall’edizione 2008-2009 a causa di problemi alla chiglia che lo costrinsero ad abbandonare l’Open 40 Hayai in pieno Oceano, è comunque determinato a rientrare in gara: “Abbiamo già contattato l’alberaio ed entro sera avremo senza dubbio già iniziato i lavori di ripristino. Torneremo in regata, credetemi“.

Intanto, mentre la flotta segue il profilo della costa sudafricana, è battaglia serrata tra il vincitore della prima frazione, BSL, balzato al comando della flotta dopo Capo di Buona Speranza, Cessna Citation e Campagne de France, tutti raccolti in meno di mezzo miglio. Già in ritardo di circa 30 miglia Financial Crisis di Nannini-Ramon, protagonisti di un avvio meno convincente del previsto.

Per seguire la regata tramite il tracking clicca qui.

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