Global Ocean Race, una questione di calma
Class 40Global Ocean RaceOceanoVela 14 Ottobre 2011 Zerogradinord 0
Equatore – Giornate convulse in seno alla Global Ocean Race. La coppia di testa, sempre composta da Campagne de France (Mabire-Merron) e BSL (Field-Field), sempre staccati da una quindicina di miglia, ha salutato le calme equatoriali e ha raggiunto lo scoring gate della prima tappa, posto in corrispondenza di Fernando de Noronha e guarda ora verso Città del Capo. Prima, però, grande attenzione all’alta pressione di Sant’Elena, ostico baluardo sulla strada che conduce al traguardo. Staccatissimi risultano Cessna Citation e Finacial Crisis, ancora alle prese con i Doldrums.
Ma veniamo al racconto di Marco Nannini, co-skipper di Financial Crisis: “Mi avevano avvisato in molti, di aspettarmi ogni possibile colpo di scena al Pot Au Noir, la zona di covergenza intertropicale. Sono oramai 48 ore che cerchiamo in ogni modo di districarci da questo dedalo di ariette leggere, nuvoloni, temporali e momenti di mollana totale. Abbiamo passato la notte praticamente fermi, trascinati solo dalla corrente equatoriale, 1-2 nodi verso l’Africa, direzione sbagliata“.
“Ci fermiamo e riapartiamo, senza avere vero controllo della situazione. Momenti di piatta totale si alternano a brevi momenti, o a volte qualche ora, di brezzolina che consente di mettersi in rotta“.
“Questa mattina i nostri avversari diretti su Cessna Citation sembravano aver trovato la strada d’uscita e ci eravamo rassegnati a perderli di vista dopo che in una notte ci avevano staccato già di ulteriori 30 miglia, poi invece questa mattina anche loro si sono fermati, come mosche incollate sulla marmellata: in dodici ore hanno coperto un solo miglio dandoci modo di rimediare parte del distacco subito prima… insomma, una vera lotteria e non si sa ancora come, quando e in che posizione ne usciremo“.
“Unica divertente distrazione è stato l’aggiungersi all’equipaggio di una pollastrella a cui la nostra mascot Clubby ha subito fatto la corte. E’ con noi in barca ormai da trentasei ore, non ha paura di noi ed anzi questa notte ha deciso di far sua la cabina più grande, li ci dorme lei stanotte“.
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