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Ostar, avanzando nella nebbia Ostar, avanzando nella nebbia
"Sto navigando sotto la pioggia in mezzo a una fitta nebbia che mi consente una visuale di soli 100 metri – commenta Andrea Mura... Ostar, avanzando nella nebbia

Andrea Mura - Vento di SardegnaOceano Atlantico – “Sto navigando sotto la pioggia in mezzo a una fitta nebbia che mi consente una visuale di soli 100 metri – commenta Andrea Mura dal cellulare su Vento di Sardegna mentre è in testa alla Ostar – e cerco di non farmi sorprendere dal mio rivale, il francese Roger Langevin sul trimarano Branec IV. In questi ultimi due giorni abbiamo sempre fatto scelte opposte, lui andava a nord e io a sud e viceversa. Insomma ci stiamo giocando il tutto per tutto. In questo momento non sto facendo grosse pianificazioni, decido ora dopo ora in base a questo vento estremamente incostante. Sto puntando all’isola di Nantucket e difendo con i denti il mio vantaggio di 110 miglia quando me ne mancano ancora 370. La possibilità del record è sfumata, ma considerata la violenza delle burrasche incontrate sono felice di essere ancora in gara e di stare davanti a tutti”.

La Ostar è la più dura e leggendaria regata atlantica in solitario, sul suo percorso di 3.000 miglia con partenza da Plymouth (UK) e arrivo in prossimità di New York si sono sfidati autentici miti della vela, fin dalla prima edizione nel 1960. I primi grandi nomi furono Francis Chichester, che vinse la prima edizione giungendo al traguardo dopo 40 giorni, e Blondie Hasler. Secondo i rumors dell’epoca, i due famosi velisti diedero vita a questa grande sfida scommettendo una mezza corona. Questa è la ragione per cui ora esiste il Half Crown Club, per iscriversi basta partecipare alla Ostar, al momento il totale degli iscritti sono poco di cinquecento, un club decisamente esclusivo per essere aperto a tutti.

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