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Transat 6.50, David Raison per primo oltre l’Equatore Transat 6.50, David Raison per primo oltre l’Equatore
I bambini, quando si spiega loro la geografia e il fatto che esistano due emisferi, si chiedono se allora sotto l'Equatore la gente viva... Transat 6.50, David Raison per primo oltre l’Equatore


Video courtesy Transat 6.50 TV.

Oceano Atlantico – I bambini, quando si spiega loro la geografia e il fatto che esistano due emisferi, si chiedono se allora sotto l’Equatore la gente viva a testa in giù.

Bisognerebbe chiederlo a David Raison, il primo che questa mattina ha passato la fatidica linea che separa in due il mondo. Ormai lo stupore, misto a un po’ di scetticismo, che suscitava il Proto di David durante le prime regate (ndr, per vedere il Mini di Raison guarda il video postato qui sopra), ha lasciato lo spazio all’ammirazione. Ammirazione per un moderno Galileo, che non si è lasciato influenzare dai sorrisi scettici di chi pensava fosse un po troppo supponente un ingegnere che costruiva una barca così lontana da tutti i consolidati piani velici dei grandi progettisti. E invece David, come solo i grandi velisti sanno esserlo, è un umile, ma tenace e che crede con tutte le sue forze al suo progetto, anche se controcorrente rispetto a quello della maggioranza.

David nelle ultime ore ha potuto prendere un vantaggio considerevole non solo dal Proto di Thomas Normand, che non cede la sua seconda posizione, ma anche dal resto della flotta, grazie al vento di settore est tanto agognato, facendo gonfiare le sue vele in un bel traversone, così congeniale al suo Team Work Evolution. E anche se il detto vuole che non bisogna vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso, oggi anche gli imparziali cronisti di questa edizione della Charente Maritime-Bahia, si sbilanciano, facendo pronostici di gloria e vittoria per David.

Alle spalle del quarto fra i Proto in testa, quello di Antoine Rioux, sembra sia caduta una cortina di “pétole” in cui nessun altro concorrente è stato risparmiato, come si evince dalle velocità registrate nelle ultime ore, che toccavano picchi di 2,5 nodi.

E i nervi dei nostri Uccelli del largo sono messi sempre più a dura prova: il dolce Aliseo si fa ancora attendere dai più e, secondo la meteo, un altro fronte temporalesco interesserà la flotta nelle prossime ore.

I nostri fratelli (e sorella ) d’Italia rispetto a ieri sera hanno ingranato finalmente la seconda: Simone Gesi ha guadagnato una posizione e fila a circa 5 nodi, mentre Susy Beyer lo segue da vicino. Entrambi stanno per entrare nella ZCIT… speriamo che ci restino per poco.

Maurizio Gallo, dopo il dietro front di Sergio Frattaruolo, è rimasto, il terzo, per ora, Mini in gara e continua indisturbato la sua corsa vero Salvador de Bahia.

E proprio poche ore fa abbiamo finalmente avuto notizie da Sergio, arrivato a Mindelo dopo aver rotto il timone di dritta, oltre a non avere più radio e gennaker. Il leone di Bologna però non (ci) stupisce e, se gli Dei lo assistono, cercherà di riparare quanto prima e ripartire… che cuore!

Gli articoli della Transat 6.50 sono redatti dalla Classe Mini Italiana, che sta seguendo con grande attenzione l’evento.

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