Alicante – L’ora X si avvicina per i team partecipanti alla Volvo Ocean Race, visto che giovedì 21 luglio mancheranno esattamente cento giorni alla prima prova in programma, ai primi punti da guadagnare nella In-Port race di Alicante.
Tutti i team sono impegnati nella preparazione e nella messa a punto per la regata che li porterà a navigare per oltre 39.000 miglia, a visitare dieci paesi, concludendo a Galway, in Irlanda, nel luglio 2012. Ma come si utilizzano esattamente questi cento giorni di preparazione per un’avventura lunga nove mesi? Ecco come stanno lavorando i team per arrivare nella forma migliore per quella che si presenta come una delle più combattute edizioni del più classico giro del mondo a vela.
Abu Dhabi Ocean Racing si allena a Cascais
La barriera dei cento giorni coincide con l’inizio di una serie di test intensivi da parte di Abu Dhabi Ocean Racing con allenamenti sul nuovo VOR 70, Azzam a Cascais, in Portogallo. In agosto, la barca e il team debutteranno in regata al Fastnet, scontrandosi con i rivali di Groupama e Team Sanya.
Lo skipper di Abu Dhabi Ocean Racing, Ian Walker ha dichiarato: “Sappiamo che ci saranno altri team della Volvo Ocean Race al Fastnet e tutti mostreremo i muscoli, senza però lasciar capire troppo”.
“Sarà interessante metterci alla prova e vedere a che punto siamo e, altrettanto importante, capire quanta strada ci manca all’obiettivo. Un momento di pausa negli allenamenti e una spinta a riprovare quello spirito competitivo che ci sarà utile nei prossimi cento giorni. Con la qualificazione di 2.000 miglia, il Fastnet e la navigazione di ritorno a Cascais per le ultime prove, dovremmo riuscire a coprire circa 5.000 miglia solo nel prossimo mese”.
Telefónica scalpita a Lanzarote
Team Telefónica si è allenata sull’isola spagnola di Lanzarote per due mesi, approfittando delle condizioni ventose delle Canarie. In settembre l’equipaggio guidato da Iker Martínez lascerà il porto di Marina Rubicón alla volta di Sanxenxo, in Galizia, un’area che conoscere molto bene per avervi navigato per anni.
Secondo lo skipper di Telefónica: “Stiamo cominciando a prendere confidenza con il mezzo e il team. Poco a poco cominciamo a conoscerci meglio e a diventare un tutt’uno con la barca. Non ci sembra più tanto strano essere a bordo di una barca tanto diversa da quella che avevamo nella scorsa edizione, che ci ritroveremo nelle mani di Mike Sanderson (skipper di Team Sanya). E’ strano trovarsi a competere con la vecchia Telefónica Blue, anche se oggi porta un nome diverso”.
Puma inzia una nuova fase alle Canarie
Ci sarà un altro team che si allenerà nelle acque di Lanzarote questa estate: Puma Ocean Racing, powered by BERG Propulsion che è arrivato alle Canarie lo scorso venerdì. Dopo il varo, avvenuto a Newport il 28 giugno, l’equipaggio ha navigato verso l’Europa correndo e vincendo la Transatlantic Race nella classe IRC 1 e IRC Overall. E, ora, comincia una nuova fase per Mar Mostro nella marina di Puerto Calero.
Ken Read skipper di Puma Ocean Racing: “Abbiamo cercato di affrontare ogni giorno come se fosse speciale e questi ultimi 100 giorni sono importantissimi, più di quelli iniziali, per il nostro programma. Credo che sia una buona cosa. Se fossimo indietro con il progetto o avessimo un problema, gli ultimi giorni sarebbero certo più significativi. Ultimi cento giorni? Speriamo che siano come tutti gli altri… cento volte”.
Puma è uno dei tre team he hanno portato a termine la qualificazione entro i cento giorni dalla partenza, gli altri sono CAMPER with Emirates Team New Zealand e Groupama Sailing Team.
Camper sulla strada per l’Europa
Camper Emirates Team New Zealand ha appena lasciato la base di Auckland. Chris Nicholson e il suo equipaggio hanno caricato il loro VOR 70 su una nave della compagnia Maersk Line lo scorso martedì dopo aver completato un periodo di test di tre mesi nella capitale neozelandese. Il team ora si concederà alcune settimane di riposo prima di ritrovarsi nel Regno Unito ai primi di settembre.
Chris Nicholson skipper di Camper: “Abbiamo navigato per più di 8.000 miglia, portando a termine dei test importanti, ora è ci possiamo concedere un po’ di riposo e di relax. Sono felice di aver visto il team diventare sempre più coeso. Forse lo dicono tutti, ma sono davvero contento di avere messo insieme un vero gruppo di amici. Dopo aver passato giorni e giorni insieme, lavorando fino a tardi e sotto pressione per rispettare le scadenze, abbiamo ancora voglia di andare a bere una birra insieme. Un buon segno per i prossimi nove mesi“.
Groupama in territorio amico
Groupama ha completato la qualifica di 2.000 miglia alla fine di giugno per tornare alla base di Lorient, in Bretagna e ora punta al Fastnet.
Franck Cammas skipper di Groupama: “Abbiamo varato la barca con un mese di ritardo, la passata primavera, ma adesso va tutto bene. Ci siamo qualificati e abbiamo migliorato la barca navigando nelle nostre acque. Non abbiamo subito rotture e i controlli di stazza sono andati molto bene. Groupama 4 non è ancora in assetto da regata, ma ci stiamo lavorando. Il 14 agosto parteciperemo al Fastner a Cowes, prima di tornare alla nostra base di Lorient. Alla fine di settembre partiremo per Alicante”.
Team Sanya verso il Fastnet
Team Sanya ha annunciato la sua partecipazione alla Volvo Ocean Race solo in giugno e il team, che ha come skipper il campione dell’edizione 2005-2006 Mike Sanderson, sta attivamente selezionando i velisti che faranno parte dell’equipaggio, tra cui almeno un atleta cinese.
L’altro importante obiettivo del team è il refit del VOR 70, ossia quello che nella scorsa regata si chiamava Telefónica. I lavori si stanno svolgendo nel Rgno Unito, e il team prenderà parte al Fastnet con gli avversari di Abu Dhabi Ocean Racing e Groupama.
Mike Sanderson a capo di Team Sanya, lo scorso mese, ha dichiarato: “Questa campagna è iniziata molto tardi e non ci sono dubbi che abbiamo un handicap avendo una barca di vecchia generazione. Tuttavia, sappiamo che la barca la scorsa edizione si è dimostrata molto veloce in condizioni di vento medio e leggero e molto potente nelle regate inshore. Vedendo le nuove barche che sono scese in acqua finora, sembra che in queste condizioni abbia ancora qualcosa da dire. Ovviamente solo il tempo ci darà ragione o torto, ma siamo sicuri che questo scafo ci offrirà una grande opportunità”.
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