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Una regata costiera per ricordare il pioniere ravennate nella progettazione in serie delle moderne barche in vetroresina: Epaminonda Ceccarelli, scomparso nel novembre 2011.

Marina di Ravenna – Una regata costiera per ricordare il pioniere ravennate nella progettazione in serie delle moderne barche in vetroresina: Epaminonda Ceccarelli, scomparso nel novembre 2011.

La manifestazione è nata l’anno scorso su impulso della moglie Anita e del figlio Giovanni che per l’evento tornerà dal Giglio, dove ricopre il ruolo di engineering manager nella rimozione del relitto della Costa Concordia per il Consorzio statunitense Titan Salvage e Micoperi. Ed è proprio dall’isola dell’Arcipelago Toscano che Giovanni Ceccarelli assicura il suo ritorno per la regata, anche perché salirà a bordo di uno dei ‘suoi’ Tom 28 Max che partecipano per la prima volta quest’anno al Challenge per Epaminonda: “Mio padre sarebbe fiero di questa regata alla quale hanno aderito con entusiasmo il Circolo Velico Ravennate, il Ravenna Yacht Club e che promette di diventare uno degli eventi più importanti nel panorama delle regate d’altura di Marina di Ravenna”.

Tra gli aspetti più interessanti della regata, il percorso: 30 miglia con partenza dal piccolo borgo sul Candiano e traguardo volante a metà percorso, nel tratto di mare antistante il Marina di Cervia, uno dei porti turistici progettati da Epaminonda, di modo che per gli equipaggi i punti cospicui saranno proprio alcune delle opere portuali del Ceccarelli, il quale amava definirsi ‘progettista di terra e di mare’ come dimostrano le sue opere. Per ‘Nanni’ il mare era solo l’Adriatico, che definiva selvaggio e amico. Un mare che lo aveva visto protagonista prima con il suo beccaccino, costruito a Cervia, e poi con gran parte dei suoi progetti per la nautica che sono stati varati e messi a punto tra Marina di Ravenna, ai Cantieri Orioli e Pier 12, e la città del sale.

Infatti saranno coinvolti nell’evento alcuni degli storici cantieri dove Epaminonda Ceccarelli intraprese la sua attività di progettista: il Cantiere De Cesari dove presero forma le sue prime imbarcazioni in legno – tra le altre il Malaguegna, lo Shaula, il Silvica e Morgana – ma anche il cantiere Fioravanti, dove venne realizzato l’EC 26, il primo prototipo nella storia della nostra nautica a vincere la regata d’altura della Settimana Internazionale di La Rochelle (1973). Il trofeo in palio è un’opera d’arte firmata dall’artista contemporanea del mosaico Anna Fietta e realizzato in oro e lapislazzuli su bozzetto originale di Epaminonda Ceccarelli. Inedita la partecipazione dei Tom 28 Max , il monotipo super leggero e molto invelato progettato da Giovanni Ceccarelli che parteciperà alla kermesse insieme al pluri- titolato match racer Jacopo Pasini.

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