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Terza giornata quella della Rolex Swan Cup, cominciata con una bonaccia mattiniera, il Maestrale montato fino ai diciotto nodi nel pomeriggio per poi concludersi...

[singlepic=428,170,250,,left]Rolex Swan Cup – Porto Cervo – Si è fatto attendere per l’intera mattinata, perso nell’ingannevole bonaccia che spesso lo precede, poi è comparso, seppur a pomeriggio inoltrato, come annunciato dai bollettini meteo. Ed è stato proprio sfruttando il vento di Maestrale, montato sino a raggiungere i diciotto nodi, che il Comitato di Regata della quindicesima Rolex Swan Cup ha dato il via alla terza giornata di competizioni. Una giornata finita prima del previsto a causa del rinforzo della brezza, giunta sino a regimi di burrasca e accomapagnata da un temporale che ha limitato la visibilità.
A differenza dei giorni scorsi, percorsi costieri per tutti. Per i Maxi, che competono con sistema di rating IRC, venticinque miglia da coprire con partenza al largo di Porto Cervo, risalita lungo il canale delle Bisce, virata alla secca dei Tre Monti, quindi prua verso l’isolotto dei Monaci e nuova discesa verso Mortoriotto; giro di boa che ha anticipato l’ultima bolina, conclusasi al Pevero. Otto miglia in meno per le restanti classi iscritte all’evento.
Una sola prova, quindi, per gli Swan 45, impegnati a contenersi il titolo di campione del mondo, vinta a sorpresa da Wisc di Glynn Williams, sino a qui protagonista di una partecipazione da media classifica. Altrettanto dicasi per No Limits di R.W. Bol, secondo davanti a Vertigo di Marcol Salvi e Vasco Vascotto, penalizzati ai fini della classifica generale dalla squalifica rimediata al termine della quarta prova. Quinto e quarto si sono piazzati rispettivamente i tedeschi di Earlybird, leader della classifica provvisoria, e Atlantica Racing di Carlo Perrone, ora secondo davanti a Ulika di Andrea Masi.
Una manche è bastata a Kora 4 di Andrea Scerni per ribadire la propria supremazia tra i Club Swan 42. Interlodge, secondo in classifica generale, si è dovuto accontentare della quarta piazza, ed è ora incalzato da Cuor di Leone di Leonardo Ferragamo e Daring’s, finiti terzo e secondo di giornata.
Tra i Maxi non c’è storia. Grazie a un secondo, Favonius, imbarcazione di Roel Pieper, ha esteso la propria egemonia sul bellissimo Swan 601 Spirit of Jethou di Peter Ogden e su Ginger. A vincere la prova odierna è stato Highland Breeze di Albert Kellularts, comunque fuori dai giochi a causa dei piazzamenti ottenuti in precedenza.
Perde colpi Zen di John Bainbridge, ma nonostante il sesto di oggi difende la leadership tra i Classic, nell’ambito della quale è seguito da Christina del binomio Oundjian-Segel e Vanish II di Zanetti-Vaccari-Parladori; serrata è comunque la rincorsa alle posizioni di testa: Crilia, vincitore della manche odierna, Dream e Tortuga nutrono tutti fondate speranze di rimonta.

Per consultare le classifiche clicca qui.

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Immagini della seconda giornata. Video courtesy www.yccs.it.

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