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Abbiamo reso conto ieri del successo di Cessna Citation, trionfatore nella terza tappa della Global Ocean Race e nuovo leader della classifica. Oggi parliamo...

Punta del Este – Abbiamo reso conto ieri del successo di Cessna Citation, trionfatore nella terza tappa della Global Ocean Race e nuovo leader della classifica.

In acqua restano ancora due barche: Financial Crisis, secondo a circa 310 miglia dal targuardo, e Phesheya Racing, localizzato a oltre 800 miglia dal battistrada.

Da bordo di Financial Crisis, Marco Nannini racconta: “Siamo a meno di 400 miglia dall’arrivo a Punta del Este, il manto di nuvole che ci ha accompagnato negli ultimi giorni si è disperso durante la notte ed ho ammirato una magnifica alba che ha finalmente portato l’estate nel nostro pozzetto. Da quando abbiamo lasciato le gelide aque delle gradi latitudini del sud è stato incredibile guardare il termometro risalire molto velocemente ad ogni miglio fatto verso nord. La temperatura dell’acqua è passata da 6 a 20 gradi ed oggi ci siamo spogliati di ogni tutina termica e ci siamo goduti un sole caldo e piacevolissimo… e pensare che solo pochi giorni fa abbiamo navigato al largo delle scogliere innevate della Terra del Fuoco“.

A parte questo sole glorioso, non siamo stati particolarmente fortunati con il meteo da quando abbiamo iniziato la risalita dell’Atlantico: prima abbiamo avuto venti contrari per moltissimi giorni di fila ed ora, che finalmente il vento è girato, navighiamo a rilento a causa della rottura dello spinnaker grande. Ma non ci perdiamo affatto d’animo, il rallentamento non pregiudica la nostra seconda posizione e per ora ci godiamo il lusso di una doccia in pozzetto con secchio e spugna dopo quasi 5 settimane che indossavo gli stessi vestiti! Il cervello frulla immaginando una bistecca e una mega birra gelata, non vedo l’ora di arrivare“.

La lista dei lavori da fare a Punta non è drammatica, aver navigato con prudenza ci ha permesso di limitare i danni. Dobbiamo riparare o sostituire lo spinnaker grande, ci sono vari lavori di ordinaria manutenzione alla randa, staysail e code zero, delle drizze usurate da sostituire, la stazione del vento difettosa da sostituire, telefono satellitare da ricaricare ed altri lavoretti, ma considerato questa era la tappa più dura sono davvero contento che non abbiamo massacrato la barca e devo davvero ringraziare chi ci sta aiutando ad attutire il colpo con le ulteriori donazioni ricevute tramite www.marconannini.com/it/aiutaci“.

Contiamo di arrivare domenica dopo esattamente 5 settimane di navigazione. C’e’ molta anticipazione, ma nel frattempo ci godiamo sole caldo e mare
blu…“.

Per seguire la regata sul tracking clicca qui.

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