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Volvo Ocean Race, a testa in giù Volvo Ocean Race, a testa in giù
Mentre il duo di testa composto dagli americani di Puma Berg e dagli spagnoli di Telefónica è riuscito a portare a termine un passaggio... Volvo Ocean Race, a testa in giù


Video coutesy Volvo Ocean Race.

Oceano Atlantico – Mentre il duo di testa composto dagli americani di Puma Berg e dagli spagnoli di Telefónica è riuscito a portare a termine un passaggio relativamente semplice e veloce della zona delle calme equatoriali e, oggi intorno alle 12.13 (ora Italiana) ha tagliato la linea dell’equatore entrando così nell’emisfero meridionale, sia Camper ETNZ con lo skipper Chris Nicholson e i francesi di Groupama 4 guidati da Franck Cammas, hanno vissuto e stanno vivendo ore difficili nell’area dei Doldrums.

I leader hanno approfittato di un buon flusso d’aliseo di sud-est che ha permesso loro di mantenere velocità medie intorno agli 11-12 nodi, senza mai essere fermati dalla bonaccia, ma anzi avendo sempre non meno di 8-15 nodi di vento. Opposta la situazione per Camper ETNZ e Groupama 4 che hanno continuato a perdere miglia rispetto alla testa della flotta, ben 82 per i francesi nelle ultime 24 ore. A conferma delle condizioni spesso dure e imprevedibili dell’area dei Doldrums, Chris Nicholson skipper di Camper ETNZ ha raccontato di aver incontrato durante la notte: “Una cellula temporalesca enorme, larga circa 60 miglia”. Secondo gli esperti, la meteo non sarà dalla parte degli inseguitori, che dovranno soffrire ancora in una situazione sfavorevole durante le prossime ore.

Nell’emisfero sud, invece, i due leader possono ora navigare verso il passaggio dell’isola di Fernando de Noronha, che è un cancello obbligatorio ma non assegna punti, con un buon vento che dovrebbe girare progressivamente da sud-sudest a este-sudest. Navigatori e tattici dovranno quindi monitorare con attenzione il giro di vento, per interpretarlo al meglio dal punto di vista strategico. Il passaggio dell’isola brasiliana da parte del duo di testa potrebbe avvenire nelle prime ore di giovedì. Poi li attenderà l’altro “scoglio” dell’Anticiclone di Sant’Elena.

All’undicesimo giorno di navigazione, la classifica provvisoria della tappa resta invariata, benché le distanze fra le barche abbiano continuato ad oscillare. Secondo le ultime rilevazioni delle ore 13.12 UTC (le 14.12 ora italiana) Puma Berg è sempre in prima posizione con un vantaggio di 15.6 miglia su Telefonica, secondo, 157 su Camper ETNZ e ben 355,5 su Groupama 4.

Come tradizione, oggi sulle barche che hanno passato l’Equatore si sono svolte le cerimonie di iniziazione per i velisti al loro primo passaggio, da parte del “re Nettuno e della sua consorte, la regina Merluzzo” che impongono ogni sorta di punizione e scherno ai nuovi venuti, pena la cattiva sorte. Amory Ross e Rome Kirby su Puma Berg sono stati le prime “vittime”. Le altre “matricole” dell’equatore sono l’MCM di Team Telefonica Diego Fructuoso, Adam Minoprio e Hamish Hooper su Camper ETNZ e Brad Marsh e Erwan Israel su Groupama 4.

Le ultime notizie dai due team che hanno, loro malgrado, dovuto ritirarsi dalla prima tappa informano che lo skipper di Team Sanya Mike Sanderson e già arrivato a Città de Capo per coordinare il lavoro della squadra di costruttori che appronteranno la nuova porzione di scafo, che sostituirà quella gravemente delaminata nelle prime ore di navigazione. Azzam, la barca dell’Abu Dhabi Ocean Racing, ha invece lasciato oggi il Portogallo via cargo alla volta del Sudafrica.

Per seguire la regata sul tracking clicca qui.

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