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Ormai è un concetto che abbiamo ribadito in tutte le salse ma, a pochi giorni dal via, non ci vergognamo a ripeterlo: le regate...

Roma – Ormai è un concetto che abbiamo ribadito in tutte le salse ma, a pochi giorni dal via, non ci vergognamo a ripeterlo: le regate pù belle, dal punto di vista paesaggistico, tra tutte quelle del panorama dei Mini, vengono corse da noi e la prima edizione della TransTyrrenhum sottolinea al parossismo questo concetto. Se al posto della Classe Mini Italiana e dei due Circoli Organizzatori ci si fosse messa un’agenzia di viaggi, non si sarebbe potuto scegliere di meglio.

Saranno otto le barche partecipanti… Tante o poche?
Dipende dai punti di vista. Rispetto ai numeri ad almeno due cifre che caratterizzavano ogni regata anche solo fino all’anno scorso, sono pochi.

A noi piace invece vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Pensate che alla UK Solent, gara chiave di trasferimento dall’Inghilterra, patria dello Yachting mondiale, ai campi di regata francesi, partiranno in sei, con solo tre britannici.

Chi scrive ricorda un MiniFastnet di pochi anni fa. I cento posti disponibili andarono esauriti in pochi giorni e da lì in poi, chi tardò un battere di ciglio ad iscriversi, alimentò una corposa lista di attesa.

Ora manca poco più di un mese alla regata e non si sa se si supereranno le quaranta-cinquanta unità, sempre tante ma ben lontane dall’entusiasmare.

In quest’ottica e considerando l’anno di transizione, sette armatori italiani che si sobbarcano una spedizione che durerà, complessivamente, quasi una quindicina di giorni, non ci sembrano poca cosa. A loro si aggiunge solo l’equipaggio ungherese di Banzai, ma non è colpa del movimento italiano e della sua classe di riferimento se agli spagnoli ed ai francesi del sud, manca lo spunto necessario per mettersi in discussione fuori dalle mura di casa.

La presenza dei solitari alla RomaX1 è stata giustamente sottolineata ed applaudita. Non banalizziamo però la bella impresa sportiva che stanno per compiere i tre iscritti alla categoria “In Solitario” della TransTyr.

Vediamo chi sono coloro che stanno scrivendo con coraggio una pagina nuovissima, in quello che è il percorso “en solo” più lungo mai coperto dai Mini in una regata italiana.

Michele Zambelli
Per lui l’ultimo test “gran large” come dicono in Francia, prima della Azzorre di Agosto. Michele ha fatto il debutto col botto, con la vittoria al GPI ed il secondo posto alla LBS di Lorient. Ora però corre da solo e, sappiamo che si tratta quasi di un altro sport. Dovrà affinare i suoi punti di riferimento a bordo in un teatro pieno di insidie geografiche e metereologiche, qual’è il Med in generale e questo percorso in particolare.

Andrea Pendibene
Ormai è passato un anno da quando il toscano si è aggiudicato l’ultima edizione dalla SMS, ma siamo sicuri che avrà preparato bene, come al solito, anche questa prova in solitario. Dopo due vittorie sonanti a Talamone e Genova, probabilmente lascia Giovanna Valsecchi in banchina e si rituffa in una specialità che lo vede in prima fila in Med fin dal 2010, quando vinse una dura e lunga edizione del Grand 8.

Nicola Ricchetti
Nicola era già iscritto alla MiniTransat dell’anno scorso, con tutto il pedigree necessario in bella vista. Uno sciagurato colpo di sonno in prossimità di San Lorenzo, nelle ultime miglia dell’ultima regata che precedeva il grande evento lo ha messo fuori gioco. Nico non si è abbattuto, ha riparato Duchessa Extra dopo l’incaglio ed eccolo rientrare in pista, per la porta principale e più difficile: il solitario.

Tra i Serie en double assisteremo ad un’equilibratissimo scontro a tre
Cao- Marongiu partirano caricatissimi sul loro Ginto, dopo il bel podio di Talamone. Da Torino,dopo quello di Lusso al GPI, un’altro passaggio di consegne. Alberto Bona, che non ha bisogno di presentazioni, fa da coach a Luca Cortazzo, che prende il testimone del suo glorioso P2. Ben arrivato Luca!

Andrea Iacopini morderà il freno
Al GPI solo una rottura alle stecche lo ha bloccato nello sprint per il podio ma ora vorrà dimostrare nelle acque di casa tutto il valore del suo nuovo P2.
Sarà Luca Riccobon, che ricordiamo co-skipper di Bona al MiniFastnet 2013, a dividere con lui onori ed oneri al via di Ostia.

Nei Proto Double il già citato e carico di gloria Banzai incrocerà la prua col vetusto ma sempre agile TèSalt Adrenalina che Paltrinieri riporta nelle acque salate che non tocca dalla Barcellona 2012. Il co skipper è un nuovo arrivato tra i 650, il milanese Maurizio Zennoni. I due si sono allenati per due mesi sul Garda e sperano di riuscire a trasferire la loro conoscenza della barca in una buona e, soprattutto divertente, prestazione in acque “pesanti”.

Anche al Nord rullano i tamburi di Guerra
Se Ostia diventa in Med la capitale dei 650 con l’accoppiata TransTyr e Solo Roma Race che si consumerà nell’arco di tre settimane, e Douarnenez impererà, come tradizione consolidata, a Giugno con MAP e Fastnet; ora l’epicentro Bretone si sposta a La Trinitè.

L’Armen Race, una double di 380 miglia, propone una partenza frammischiata a quella di altre classi. Si tratta di un ritorno al passato che la Classe Francese vuole sperimentare, ma che sappiamo non sia proprio nelle sue corde. La MiniMay dopo la cessazione del MiniPavois, riporta in auge le solitarie di più di 500 miglia. Il percorso, in pratica, accorpa quello del MAP e della Select per un menù veramente, ma veramente impegnativo.

Stefano Paltrinieri (Classe Mini 6.50 Italia)

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