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Doveva essere una strada in discesa quella che porterà l'America's Cup World Series a Bagnoli e invece, a pochi giorni dall'assegnazione degli appalti, ecco...

Napoli – Doveva essere una strada in discesa quella che porterà l’America’s Cup World Series a Bagnoli e invece, a pochi giorni dall’assegnazione degli appalti per l’esecuzione dei lavori di risanamento dell’area destinata ad accogliere il Villaggio America’s Cup, ecco giungere il parere negativo della Procura di Napoli.

Motivo? La colmata di Bagnoli, nei pressi della quale sorgeva l’Italsider, è inquinata. Lo hanno stabilito i periti incaricati di eseguire le verifiche del caso. I loro rilievi paiono aver cofermato quanto sostenuto da alcune associazioni ecologiste, da sempre contrarie allo sfruttamento del’area in questione a causa dell’individuazione, in quantità decisamente superiore alla media, di agenti cangerogeni derivati dagli idrocarburi.

Il sindaco Luigi de Magistris non si è scomposto più di tanto e ha confermato che la manifestazione si svolgerà come da programmi e “…di non essere pentito di aver puntato su Bagnoli, perché l’obiettivo è che l’area venga restituita alla città e quindi, se c’è un problema ambientale, lo si deve affrontare”. Tutto sta, aggiungiamo noi, nel capire quali sono i tempi necessari per portare a termine le operazioni di bonifica, interventi che dovranno procedere di pari basso con la famigerata burocrazia italiana. Insomma, siamo alle solite.

Appresa la notizia, da più parti è stata avanzata l’idea di spostare il campo di regata davanti a Lungomare Caracciolo, a pochi passi dalla Villa Comunale e dall’area di Molosiglio. Soluzione di grande fascino, che porterebbe le regate sotto gli occhi della gente, nel cuore della città.

Come sempre in questi casi, occorre aver pazienza. Magari neanche troppa, dato che una decisione deve essere presa in tempi brevissimi.

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