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Il colpo di cannone, che segna lo start della 16ma edizione della Rimini-Tremiti-Rimini è previsto per le ore 16.00 di sabato 28 maggio. Da...

Rimini – Il colpo di cannone, che segna lo start della 16ma edizione della Rimini-Tremiti-Rimini è previsto per le ore 16.00 di sabato 28 maggio. Da quel momento i concorrenti volgeranno le prue verso sud, alla ricerca della rotta migliore e della massima velocità.

L’evento, organizzato dal Circolo Velico Riminese, è aperto a tutti i monoscafi di lunghezza superiore ai 7,5 metri (con la sola eccezione dei Mini 6.50), che corrono divisi in due categorie: Open (Crociera e Regata), ORC International e Club.

Da quest’anno la kermesse è stata inserita tra le regate valide per l’assegnazione del Campionato Italiano Offshore (Coeff. Corr. 2.0), con una speciale classifica stilata tra i partecipanti in possesso del certificato di stazza ORC. La Tremiti entra così di diritto tra le principali regate d’altura offshore, quali Giraglia Rolex Cup, Moby Roma x Tutti, Palermo-Montecarlo.

Quattrocento miglia da percorrere per gli equipaggi in gara alla Tremiti, alla quale viene affiancata la seconda edizione della Rimini-Ancona-Rimini, di circa 100 miglia.

Il programma della regata full, prevede invece il giro di boa a San Domino, nelle isole Tremiti, e ritorno nella Capitale del Turismo.

Presso la sede del Circolo Velico Riminese sarà attiva, durante la gara, una postazione di riferimento che vigilerà sull’andamento della regata e registrerà i vari punti nave dei concorrenti. Come già sperimentato negli ultimi due anni, infatti, su tutte le imbarcazioni partecipanti la Rimini-Tremiti-Rimini verrà installato a bordo un sistema di localizzazione satellitare GPS. Questo permetterà di avere in tempo reale la posizione esatta di ciascun concorrente, risolvendo nel contempo il tema della sicurezza in mare. L’andamento della regata potrà così essere seguito consultando il sito www.cvr-rimini.net.

La gara, a detta di chi ha partecipato, è estremamente tecnica in virtù delle caratteristiche del Mare Adriatico, stretto e lungo e influenzato spesso da regimi climatici contrapposti, quello balcanico e quello del Mediterraneo sud-orientale. La difficoltà nell’interpretazione dei venti e delle brezze ha in passato caratterizzato le classifiche della regata, capovolgendo spesso esiti scontati.

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